Sostenibilità

Mr. Prezzi, indietro tutta

Le associazioni dei consumatori sul piede di guerra per la nomina del nuovo Garante: «È un uomo di Confindustria». Ma il malcontento ha origini più profonde. Ecco le scelte del Governo che non piacciono ai consumatori.

di Silvano Rubino

«Altro che mister Prezzi. È arrivato mister Rincari». Si nasconde dietro questo slogan il malumore delle associazioni dei consumatori per la nomina del nuovo Garante per la Sorveglianza dei Prezzi, dopo l’addio dopo solo un anno di Antonio Lirosi, nei giorni scorsi. Si tratta di Luigi Mastrobuono, che ha già l’incarico di Capo del Dipartimento Impresa e Internazionalizzazione del Ministero. E sul cui profilo le associazioni manifestano più di una perplessità: «Mastrobuono», scrivono in una nota congiunta Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, «vanta nel suo curriculum la carica di Segretario generale Confcommercio nonche’ di Vice Direttore Generale di Confindustria, curriculum che non rappresenta un buon segno per i consumatori, visto il comportamento del governo sempre più vicino ai commercianti e all’industria. Riteniamo sbagliata la scelta del ministro Scajola: il Garante dei prezzi doveva essere scelto tra persone vicine al mondo dei consumatori, ma ancora una volta il governo ha preferito avvicinarsi ai commercianti e a Confindustria»

Il ministro Claudio Scajola, dal canto suo, si dichiara certo «che Mastrobuono saprà svolgere l’incarico di Garante per la Sorveglianza dei Prezzi con determinazione ed efficacia, collaborando attivamente con l’Antitrust e con la Guardia di Finanza per identificare, isolare e sanzionare i comportamenti anomali nella formazione dei prezzi, per contribuire ad ottimizzare le filiere distributive nel confronto con le categorie imprenditoriali e le organizzazioni dei consumatori, per favorire la tempestiva traduzione sui prezzi al consumo dei ribassi dei prezzi delle materie prime». Il Governo, conclude il ministro, «conferma l’importanza della funzione del Garante, al quale abbiamo conferito maggiori poteri nel Piano triennale di giugno e altri ne affideremo con l’approvazione ormai prossima del Disegno di legge Sviluppo».

La nomina piace anche alle associazioni dei commercianti: «È un uomo equilibrato e rispettoso per le regole di mercato», ha dichiarato a Il Velino il direttore generale di Fipe-Confcommercio Edi Sommariva. «Quello che per i consumatori rappresenta un minus, io lo interpreto come un pregio: è proprio la sua ampia e diversificata esperienza che rende Mastrobuono un grande conoscitore della filiera e dei suoi meccanismi. La figura del garante per la sorveglianza dei prezzi deve in primo luogo unire, non dividere i vari soggetti della filiera. Sono sicuro che il nuovo garante sarà in grado di dialogare sia con gli industriali che con i commercianti nell’interesse dei consumatori finali».

Pudente il commento di Unc: «Accolgo positivamente la notizia della sollecita nomina del nuovo Mr Prezzi, augurandomi che sappia dimostrare la necessaria autonomia e competenza nello svolgere il suo incarico, così importante per il quotidiano delle famiglie italiane sulle quali, ora più che mai, grava il peso della crisi», dice Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori. «A Luigi Mastrobuono, nuovo Garante per la sorveglianza dei prezzia auguriamo buon lavoro: sarà tale solo se saprà stare dalla parte dei più deboli dimenticando i suoi trascorsi al servizio dell’industria’».

Non solo Mr.Prezzi
Ma al di là del profilo professionale del nuovo garante, il malumore dei consumatori nasce da altri fattori, legati alla nuova organizzazione del ministero dello Sviluppo economico voluta da Scajola, con la scomparsa del dipartimento per la Regolazione del mercato, cui facevano capo i temi consumeristici: «La nuova organizzazione penalizza i consumatori», spiega Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC), «perché le relative competenze vengono annegate nel maxi Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione, che già nell’intestazione non parla più di ‘regolazione del mercato’, come il dipartimento cancellato, ma esalta solo l’impresa. Questo Dipartimento avrà mille competenze  tra cui la politica industriale e la competitività, la lotta alla contraffazione, le PMI, le cooperative, la politica commerciale internazionale, le politiche d’internazionalizzazione e la promozione degli scambi (ex commercio estero) e finalmente anche la tutela del consumatore. Stesso destino anche per le Direzioni generali: mentre finora c’era una DG ‘per la concorrenza e i consumatori’, con la riorganizzazione ci sarà una DG ‘per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica’». Il fatto poi che la carica di mister Prezzi sia stata assunta dall’uomo che è a capo di questo maxi-dipartimento (e quindi in molte altre faccende affaccendato), non fa che aumentare i sospetti di un mondo associativo già sul piede di guerra contro il governo per la decisione, ratificata proprio nei giorni scorsi dal decreto Milleproroghe approvato al Senato, di far slittare ulteriormente il varo della class action. L’azione collettiva risarcitoria a tutela dei consumatori, che sarebbe dovuta entrare in vigore il primo gennaio 2009, viene rinviata al 30 giugno 2009. La storia continua…

Clicca qua per leggere un’intervista all’ex Garante Antonio Lirosi, rilasciata a Help Consumatori

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