Mondo
Mozione per l’Iraq in Parlamento
Rimandata la mozione contro l'embargo all'Iraq. Le associazioni chiedono di votare secondo coscienza. La Regione Lazio è per dire "si". Intervista a Fabio Alberti.
Insieme al ddl 1927 che riforma alcuni meccanismi della 185/90, nell’agenda parlamentare di questi giorni è prevista anche una mozione per la fine unilaterale da parte dell’Italia dell’embargo all’Iraq.
A manifestare davanti a Montecitorio c’è anche Fabio Alberti, presidente di “Un Ponte per…”
Vita: Malgrado l’embargo le armi arrivano in Iraq, come afferma il presidente Bush?
Alberti: Nell’attuale situazione dire che Iraq si stia riarmando è un’invenzione di Bush per giustificare un intervento armato. La stima fatta dagli stessi esperti americani su quello che l’Iraq può incassare esportando petrolio di nascosto non basta a rinnovare i fucili dell’esercito iracheno.
Parlare di riarmo iracheno in questo momento è strumentale a fargli la guerra
Vita: Comè la situazione in Iraq dopo dieci anni di embargo?
Alberti: Tremenda. La cosa peggiore è la perdita di speranza.
A novembre scorso sono stato nelle scuole elementari che noi abbiamo ristrutturato.Dieci anni fa c’erano scuole cadenti ma con maestri che avevano voglia di resistere e ricostruire; oggi abbiamo scuole ristrutturate dalle ong internazionali ma maestri che per riuscire a campare taglieggiano i genitori degli alunni in cambio della promozione. E’evidente che quando ognuno si arrangia per sopravvivere la corruzione si infiltra fino nelle scuole.
L’embargo non mette in ginocchio un’economia, semplicemente distrugge una società.
Vita: Pensa che in Parlamento ci sia sufficiente appoggio per la mozione sulla rimozione unilaterale dell’embargo da parte dell’Italia?
Alberti: Il Parlamento italiano in questo ha una buona tradizione: Già due anni fa fu approvata una mozione contro l’embargo all’Iraq. Anche se né il governo di centrosinistra né quello di centrodestra ha fatto nulla di quella mozione. Speriamo che il Parlamento rinnovi quell’impegno e anzi vada oltre e fissi la data per la fine dell’embargo. Ci auguriamo che i deputati votino ancora, come allora, cioè secondo coscienza.
E’ incoraggiante la notizia che questa mattina la Regione Lazio, governata dal centrodestra come il governo, ha approvato all’unanimità una mozione che chiede al Parlamento di approvare la fine unilaterale dell’embargo. Questo è ciò che vuol dire votare secondo coscienza, a prescindere dagli schieramenti. Per perseguire obiettivi politici si può far morire decine di migliaia di bambini? Noi speriamo che questo messaggio arrivi anche alla Camera. Inoltre stiamo preparando un’analoga sensibilizzazione nel consiglio della Regione Lombardia.
Vita: Ma l’approvazione di questa mozione “pro-Iraq” non potrebbe essere vista da parte di alcuni parlamentari come un gesto di scortesia verso Bush, in questi giorni ospite di riguardo in Italia?
Alberti: Certo. Sappiamo che a Pratica di Mare in un colloquio personale tra Bush e Berlusconi si è parlato esplicitamente dell’atteggiamento italiano nei confronti dell’attacco all’Iraq, annunciato per gennaio prossimo. Non sappiamo cosa abbia detto a questo riguardo il Presidente del Consiglio al Presidente Usa , però sappiamo che in Parlamento la maggioranza dei politici sono contrari a quest’estensione del conflitto e che anche la maggioranza della popolazione italiana è contraria.
Però questa pressione esiste, tanto che nella proroga della partecipazione italiana all’operazione Enduring Freedom che dovrà essere votata a giorni, il governo ha chiesto di non mettere limitazioni geografiche. Non è come autorizzare l’attacco all’Iraq, ma suona come un presupposto.
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