Mondo

Mozambico: Veltroni salva il progetto abbandonato dal Mae

La “decentrata” sostituisce la Farnesina in Mozambico, dove il governo italiano aveva portato avanti un programma di sviluppo umano

di Paolo Manzo

Tra Croce Rossa ed Emergency? ? un lungo abbraccio culminato in un tenero bacio, «di quelli che ci si scambia fra parenti in Meridione», riferisce chi li ha visti. Come anticipato da questa rubrica il corteggiamento fra Massimo Barra, presidente della Croce Rossa, e Gino Strada, leader maximo di Emergency è culminato in un incontro nella sede milanese dell?associazione di Strada alle 16,50 dello scorso 20 marzo. A fumare il calumet della pace insieme ai due nuovi amici, il vicepresidente di Emergency, Carlo Garbagnati e i presidenti del comitato locale e provinciale di Milano, Luca Bottero e Alberto Bruno. A dire il vero nelle segrete di via Meravigli non tutto è filato liscio. Strada infatti non ha perso l?occasione per pizzicare Barra accusandolo «di fare sanità come ausiliario delle forze armate». I due invece si sono trovati d?accordo sulla necessità di promuovere una campagna affinché il diritto internazionale allarghi le maglie dello status di neutralità. Il tavolo è aperto, seguiranno aggiornamenti? La ?decentrata? sostituisce la Farnesina? ? in Mozambico, dove il governo italiano aveva portato avanti un programma di sviluppo umano per i distretti e le province del paese africano, che aveva avuto un grande successo. Il problema è che, a detta di fonti ben informate della Farnesina, essendo stato progettato durante il quinquennio precedente al governo Berlusconi, non è più stato finanziato negli ultimi tre anni. Da qui la rabbia dei locali e il tempismo di Walter Veltroni che, ispirandosi alla più classica realpolitik, ha fatto suo un programma del ministero degli Esteri, portandosi dietro una grande rete europea di Comuni, tra cui Parigi e Madrid. Per farlo ne ha finanziato l?assistenza preparatoria, sganciando 540mila dollari e rilanciando il tutto tramite l?Arp, l?Appoggio alle reti territoriali e tematiche di cooperazione allo sviluppo umano. Di che si tratta? Di un?iniziativa di cooperazione internazionale che associa programmi e attività di diverse organizzazioni Onu con altre, in questo caso il Comune di Roma. Una prima missione si è conclusa il 20 marzo scorso e ha trovato l?appoggio di altri donatori che sosterranno il programma, operativo a partire dal 2007. I donors saranno Ue, Francia, Belgio e Spagna, e s?incontreranno a Roma a giugno senza l?Italia, che aveva un fiore all?occhiello e l?ha perduto. A meno di cambiamenti di rotta post 9 e 10 aprile.


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