Formazione

Mozambico. Un viaggio speciale. Da Roma a Maputo sulle tracce della solidarietà.

Un docente di Roma tre porta gli studenti "col pallino della cooperazione" in Africa. Ecco il loro reportage.

di Redazione

Non siamo esploratori, né volontari. Non siamo andati per una qualche missione umanitaria, anche se laggiù – a dire il vero – si avverte forte la necessità di fare qualcosa. Laggiù è il Mozambico e noi siamo solo un gruppo di studenti dell?Università degli Studi di Roma Tre con il pallino per lo sviluppo umano. Abbiamo deciso di raccogliere il guanto di sfida nel settembre del 2003 e da allora abbiamo organizzato e realizzato il nostro viaggio di studio in Mozambico del Nord. Accanto a noi il nostro docente del corso di Economia dello sviluppo umano della facoltà di Economia ?Federico Caffè?, Pasquale De Muro. Così, in un agosto piuttosto soleggiato, ci siamo trovati in 17 a bordo di un pulmino malconcio a percorrere 3mila chilometri di strada africana sterrata, fermandoci a parlare con la gente nei villaggi, nelle missioni, negli uffici della cooperazione, nei mercati. Secondo la graduatoria dei Paesi del mondo basata sull?indice di sviluppo umano, il Mozambico si colloca al 157° posto su 162 Paesi; il 57% della popolazione è analfabeta (il 72% sono donne), il 40% non ha accesso all?acqua, il 70% non ha accesso ai servizi sanitari e il 20% dei bambini muore prima di aver compiuto il quinto anno di vita. La speranza di vita alla nascita è di 39,8 anni. Il reddito pro capite annuo è di 217 euro. È noto che il progresso economico ha subito un forte impulso soprattutto al Sud, dove sorge la capitale, Maputo. Nel Nord del Paese, dove si trovano le province più densamente popolate della Zambezia e di Nampula, lo sviluppo economico e umano risulta più arretrato. Per questo motivo abbiamo deciso di visitare il Nord di questa nazione. Volevamo vedere come tenta di crescere un Paese sul quale non solo pesano le differenze tra Nord e Sud del mondo, ma che in più è diviso in se stesso. In Mozambico, al Nord, c?è acqua in abbondanza; basta prendere una cartina e cominciare a leggere i nomi di fiumi e fiumiciattoli per rendersene conto: rio Lurio, rio Luleio, rio Rurumana, rio Monapo. L?acqua, però, va a finire in mare prima di passare nelle capanne di canne e fango; non ci sono né pozzi né acquedotti per portarla nei villaggi. Ci è capitato di attraversare con il nostro pulmino il rio Lurio mentre i bambini giocavano e le donne facevano il bucato. Ovviamente non c?era un ponte per passare ed è anche ovvio che il villaggio era distante dal fiume. Solo in alcuni villaggi ci sono pompe a pedali per attingere l?acqua dal ruscello più vicino e irrigare i campi; sono come uno step nelle palestre di casa nostra, solo molto più faticoso e ci si sale in due, uno avanti e l?altro dietro, dandosi le spalle per un bel po? di tempo, facendo il movimento in sincrono per pompare l?acqua. Questa tecnologia non potrebbe esistere senza il supporto della cooperazione; i pozzi costano troppo per gli abitanti dei villaggi della savana mozambicana. Sorridevano i ragazzi che abbiamo incontrato sulle pompe a pedali. Sorridevano anche i bambini dell?isola di Quirambo: a breve avrebbero avuto una scuola in muratura, in costruzione grazie al progetto Quirimbas National Park: development and establishment programme (Dep) del WWF. In particolare il progetto prevede diverse attività: la creazione di zone marittime protette (santuari), un programma pilota di controllo e registrazione delle tecniche di pesca e dei pescatori, la diffusione di una cultura partecipativa all?interno del parco e a questo scopo l?organizzazione di comunità e comitati di investitori. Sorrideva anche Irma Elisabetta Raule, missionaria comboniana arrivata ad Alua da Bologna: in sostanza l?unico medico dell?unico ospedale di un intero distretto. La povertà estrema porta a mettere da parte se stessi. Potremmo uscire demoralizzati da questa esperienza. E invece c?è tanto da fare: c?è da rimboccarsi le maniche e non chiudere mai gli occhi anche di fronte a realtà inimmaginabili.


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