Sostenibilità

Movimento Consumatori: «Il Governo includa alla Carta di Milano il documento di Vita»

«Chiediamo al ministro di avere coraggio, di non accontentarsi della forma, dei riti e dell’ufficialità», ha sottolineato il segretario generale Alessandro Mostaccio, «bisogna affrontare la speculazione finanziaria sui beni alimentari, il land grabbing, gli OGM, la concorrenza fra produzione di biocarburanti e alimentazione umana»

di Redazione

Il 26 settembre scorso, il ministro Martina ha presentato all’Onu la Carta di Milano, sottolineando che l'apporto del documento è «un grande patto di responsabilità di tutti” per raggiungere l'obiettivo della fame zero entro il 2030 e per avere un mondo più sostenibile». Il ministro ha aggiunto che la Carta di Milano è uno degli strumenti più utili che l'Italia poteva mettere in campo per dimostrarsi leader globale della diplomazia agricola e alimentare.

Il Movimento Consumatori chiede che non si sprechi un’occasione come questa. Non è il numero di firme, che si appongono a un documento, nato e redatto senza l’apporto del Terzo settore e della società civile, a renderlo un buon documento.

«Chiediamo al ministro di avere coraggio, di non accontentarsi della forma, dei riti e dell’ufficialità», dice Alessandro Mostaccio, segretario generale MC, «ma di andare alla sostanza, includendo nella Carta il documento che un gruppo di associazioni coordinate dal mensile Vita e dalla campagna “Sulla fame non si specula», hanno elaborato (e inviato nei giorni scorsi) ai professori Salvatore Veca, supervisore scientifico e Enrica Chiappero-Martinetti responsabile del percorso di sviluppo sostenibile di Laboratorio Expo che ha curato l’elaborazione della Carta di Milano. Il documento, in sei punti di integrazione alla Carta di Milano, pone l’accento su questioni che la Carta non affronta: la speculazione finanziaria sui beni alimentari, il land grabbing, gli OGM, la concorrenza fra produzione di biocarburanti e alimentazione umana.

Documento che proprio Veca ha definito «esemplare e importante quale allegato alla Carta di Milano».

«Il governo Italiano», ha continuato continua Mostaccio, «non sprechi un’occasione unica e integri la Carta prima che la stessa venga consegnata ufficialmente al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, il 16 ottobre prossimo in occasione della sua visita a Expo. Pena l'aver ottenuto 1 milione di firme su un testo che è e rimane una “spremuta/concentrato” di genericità, vane statuizioni di principio e buoni propositi, ma che non delinea nessun impegno concreto e nessuno strumento di azione per diminuire le diseguaglianze dell'accesso al cibo».

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