Welfare

Movember: Baffi che salvano la vita

Dopo aver attivato milioni di attivisti in tutto il mondo, la campagna virale di prevenzione del cancro alla prostata, conquista anche l’Italia

di Ottavia Spaggiari

Novembre è agli sgoccioli ma anche quest’anno i primi freddi del mese sono stati accompagnati in tutto il mondo da un esercito di baffi, anche italiani. Da quest’anno infatti Movember, la campagna australiana per la sensibilizzazione ai temi della salute maschile che utilizza proprio il baffo come strumento di diffusione virale, è entrata ufficialmente anche in Italia. Questo novembre i nostri connazionali hanno potuto unirsi alla community internazionale di Mo Brothers, fratelli di baffo appunto, che conta 21 paesi, offrendo il proprio contributo alla campagna e raccontando sul sito la propria personale storia di attivismo tramite baffo. Anche le donne però possono attivarsi, e diventare Mo Sisters, contribuendo con un'offerta o organizzando un evento.

Nata dall’unione di Mo, abbreviativo di Moustache, e November, la campagna incoraggia gli uomini a farsi crescere i baffi per i 30 giorni del mese, caricando sul sito le foto del proprio impegno, rispecchiato, appunto, dal progresso del baffo e facendo una donazione alla Movember Foundation Charity, la fondazione che, oltre ad iniziative di sensibilizzazione, finanzia anche progetti di prevenzione e ricerca sul cancro alla prostata. Se infatti la vicenda dei baffi strappa qualche sorriso, Movember è una cosa seria.

Nel 2012 la fondazione ha raccolto oltre 113 milioni di dollari in tutto il mondo, mobilitando più di 1 milione di attivisti, per finanziare un programma di ricerca globale che riunisce diversi centri in diversi paesi del mondo e permette ai ricercatori di lavorare insieme e scambiarsi informazioni e risorse.

La Fondazione sta inoltre sviluppando Promoveo, un social network simile a Linkedin per mettere in contatto medici e organizzazioni che si occupano di cancro della prostata.

L’idea di attivare gli uomini chiedendo di farsi crescere i baffi è la chiave del successo di questo movimento che ha come motto proprio Changing the face of Men’s health, cambiare il volto della salute maschile. Come spiega il portavoce della fondazione, infatti, “un cambiamento estetico semplice ma evidente, come farsi crescere i baffi è un modo semplicissimo per iniziare una conversazione, raccontare perché lo si sta facendo e sensibilizzare le persone alla prevenzione.”

Il 70% dei partecipanti alla campagna nel 2012 infatti hanno raccontato di avere discusso con altri di temi riguardanti la salute maschile, mentre il 20% è andato  dal medico per un check up. Un buon risultato se si pensa che, in media, gli uomini siano il 24%  meno inclini ad andare dal medico, delle donne.

 

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