Cultura

Moschea Nazareth il Portavoce della Custodia: Israele provoca

"Le autorità israeliane non hanno dimostrato il benché minimo riguardo per la Chiesa cattolica. Anzi. Israele dia indietro le terre musulmane confiscate nel '48"

di A. Capannini

É una notizia falsa quella circolata in questi giorni, secondo cui il governo israeliano avrebbe bloccato la costruzione della moschea di Nazareth. È falso anche dire che i cristiani hanno dispute coi musulmani: “noi ce l’abbiamo solo col governo israeliano”. P. David Jaeger, Portavoce della Custodia di Terrasanta è risentito per le notizie diffuse da alcune agenzie stampa, dopo la sua dichiarazione ufficiale in cui denunciava l’inizio dei lavori della moschea, a pochi passi dalla basilica dell’Annunciazione a Nazareth. Secondo un dispaccio di AP da Gerusalemme, la Land Authority avrebbe bloccato i lavori di costruzione. In realtà i lavori proseguono di notte e le autorità israeliane hanno addirittura promesso di dare velocemente il permesso di costruzione. Ecco quanto ha dichiarato a Fides p. David Jaeger, a Gerusalemme per un sopralluogo alla Basilica.
È vero che il governo israeliano ha bloccato la costruzione della moschea?
Queste notizie non corrispondono a verità. I lavori di costruzione delle fondamenta continuano ogni notte. Abbiamo verificato che sono continuate anche la notte scorsa, dopo la diffusione di queste notizie fantasiose. Anzi, il prestigioso giornale Haaretz cita il Ministero degli Interni come intenzionato a continuare e perfino accelerare quanto occorre per la costruzione della moschea.
Siamo davanti a una campagna di informazione manipolata?
Io non faccio questo giudizio. Lascio ai lettori di trarre le conseguenze che vorrà. Ma le autorità israeliane non sono vicini alle preoccupazioni della
Custodia e delle Chiese? Le autorità israeliane non hanno dimostrato il benché minimo riguardo per la Chiesa cattolica. Anzi, l’autorità israeliana, nonostante le sollecitazioni provenienti dall’intero mondo cristiano, dal supremo livello fino all’ultimo, hanno deliberato la costruzione della moschea e si dichiarano assolutamente decise a farla costruire. Voglio sottolineare nel modo più chiaro che la Chiesa qui non ha nessuna disputa con i musulmani, ma soltanto con il governo. È il governo che ha deliberato formalmente l’edificazione della moschea in quel posto e spetta al governo di revocare tale delibera.
La Chiesa non ha quindi problemi coi musulmani?
No. Posso aggiungere che la Chiesa appoggerebbe ogni richiesta dei
concittadini musulmani di avere rispettata la loro libertà religiosa e
tutti i tentativi perché il governo restituisca loro la piena libertà
religiosa. Per esempio: a seguito della guerra del ’48, il governo ha
confiscato l’intero patrimonio terriero della religione musulmana in
Israele. Inoltre, nel paese vi sono decine di moschee distrutte o
semi-distrutte. I movimenti e le associazioni musulmane vorrebbero
ricostruirle, ma rischiano di inciampare nel rifiuto delle autorità
pubbliche, che negherebbero il permesso. Il governo israeliano avrebbe
moltissimi modi di dare giustizia all’insieme dei cittadini musulmani: e
dai cristiani ne riceverebbe solo applausi.

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