Mille manifestanti, cinquecento poliziotti, nessun incidente: la piccola azione di protesta organizzata a Mosca dal partito comunista russo e qualche organizzazione affine si è conclusa nell’indifferenza della città, se non le vie attorno all’ambasciata Usa, meta del corteo. I mille hanno percorso le poche centinaia di metri che vanno dal ministero degli Esteri alla sede di rappresentanza americana, scandendo slogan contro l’eventualità di un conflito ed esortazioni al presidente russo: “no alla guerra”, “Usa terroristi”, “Sii più duro con l’America”. Di dimensioni ancora più ridotte le azioni di protesta nel resto della Russia. A Voronezh, 470 chilometri a Sud di Mosca, è prevista una piccola marcia di pacifisti e reduci della seconda guerra mondiale. A Ekaterinenbrug, negli Urali, un gruppo di ragazze ha scelto come slogan “Yankee, go home”, saltando su una bandiera americana.
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