Volontariato

Morta Raffaella Alibrandi, manager impegnata nel sociale

Lutto per la scomparsa improvvisa dell'amministratore delegato della Fiera di Roma

di Redazione

C’era anche un impegno nel non profit, nel curriculum di Raffaella Alibrandi, l’amministratore delegato della fiera di Roma scomparsa questa mattina. Era infatti componente del Consiglio Direttivo di Anima per il sociale nei valori d’impresa, associazione non profit promossa dell’Uir, l’Unione industriale della Capitale. La Alibrandi, 47 anni, è morta nella sua casa romana. Amministratore delegato della Fiera di Roma da giugno 2001 e imprenditrice del settore alimentare, era da anni attiva nell’Unione industriali della capitale (Uir) dove era arrivata al vertice, come consigliere incaricato con delega per le tematiche dello sviluppo associativo e presidente del comitato tecnico sviluppo associativo. Poi, il fiore all’occhello dell’imprenditrice romana, da sempre attenta al tema dell’imprenditoria al femminile: l’associazione Femminile plurale aderente all’Uir, da lei fondata e di cui presiedeva il comitato tecnico. Donna e lavoro era un tema ricorrente per Alibrandi: tra i vari incarichi che ricopriva, dal 2001 era presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Roma, coordinamento progetto Expo Impresa Donna. “Abbiamo lavorato fianco a fianco -ricorda Mariella Gramaglia, assessore alle politiche per la semplificazione, la comunicazione e le pari opportunita’ del Comune di Roma- in un progetto ambizioso e importante, una partnership con l’Unione degli industriali di Roma per la promozione di giovani laureate nelle professioni dell’informazione e delle tecnologie di comunicazione. Abbiamo condiviso una convinzione profonda nel sostenere le risorse femminili. Entrambe abbiamo scommesso sulle giovani donne con coraggio e determinazione, in un contesto politico avaro di opportunita’ concrete per il loro reale inserimento professionale e sociale”.


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