Sostenibilità

Moratoria, una boccata d’ossigeno lunga un anno

Mutui

di Redazione

Da gennaio 2010 le famiglie in difficoltà potranno usufruire di una sospensione delle rate di dodici mesi.
Vi spieghiamo chi ne ha diritto e come funzionadi Piero Pacchioli
L’indebitamento degli italiani sta diventando sempre più preoccupante. Roberto Rinaldi, capo del servizio Supervisione intermediari specializzati della Banca d’Italia, ha affermato che «con una spesa annua per il servizio del debito legato ai soli mutui prima casa tale debito si collocava nel 2006 al 17% del reddito disponibile. Tra il 2004 e il 2006, l’incremento più consistente ha riguardato i nuclei familiari appartenenti alla classe di reddito più bassa (campione stimato in 230mila famiglie) per i quali la rata di mutuo ha raggiunto il 32% del reddito disponibile, una soglia ritenuta critica per l’equilibrio del bilancio familiare».
Traduzione: per almeno 230mila famiglie la rata del mutuo è un terzo del reddito, soglia giudicata critica da tutti gli esperti.
In questo contesto, il prossimo primo gennaio dovrebbe partire la moratoria dei mutui alle famiglie in difficoltà. Il Comitato esecutivo dell’Abi ha approvato infatti il “Piano famiglie”. All’interno del Piano, Abi ha deciso di offrire la possibilità di sospendere il rimborso delle operazioni di mutuo per un tempo di 12 mesi, nei confronti di famiglie disagiate.
Dopo le liberalizzazioni che hanno portato dei vantaggi in termini di portabilità, dopo gli interventi sui tassi di interesse e i Tremonti bond, speriamo che questo nuovo intervento serva concretamente alle famiglie. Il rischio è che si risolva tutto con l’effetto annuncio e che poi nell’applicazione concreta siano più le difficoltà che i vantaggi.
Le banche, negli ultimi anni, non hanno certo dimostrato una particolare attenzione ai bisogni dei consumatori. Moltissimi gli esempi. Ci sono state le “contro-liberalizzazioni”, il tentativo, cioè di vanificare gli aspetti positivi introdotti con le leggi Bersani. Abbiamo assistito alla polemica sul costo del conto corrente con le istituzione europee. Abbiamo visto lo scontro con l’Antitrust in merito alle sanzioni inflitte per il mancato rispetto della portabilità dei mutui. Quest’ultimo caso ad esempio, è emblematico, per come si sta trascinando tra Tar e Consiglio di Stato, di come il rapporto tra banche e consumatori sia teso.
La speranza è, quindi, che questi nuovi interventi a sostegno delle famiglie, si dimostrino realmente efficaci e contribuiscano anche a portare un po’ di serenità in questo rapporto.

Come funziona
Come vengono identificati i soggetti che potranno usufruire della moratoria? Questi i “requisiti”:
– perdita del posto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o termine del contratto di lavoro
dipendente a tempo determinato, parasubordinato o assimilato;
– cessazione dell’attività di lavoro autonomo;
– morte di uno dei componenti il nucleo familiare percettore del reddito di sostegno della famiglia;
– interventi di sostegno al reddito per la sospensione del lavoro (Cig e Cigs).
Con questo provvedimento, che sarà operativo da gennaio 2010, «le banche che aderiranno potranno mettere a disposizione sul territorio un ulteriore efficace strumento di sostegno per le famiglie», spiegano dall’Abi.
La cosiddetta moratoria dei mutui consentirà a diversi consumatori in situazioni critiche di poter tirare il fiato per 12 mesi. Ovviamente allo scadere dell’anno di moratoria, la banca riprenderà a richiedere la solita rata (sia essa mensile o semestrale) e le somme non corrisposte nell’anno di moratoria verranno inserite in coda al finanziamento. Niente regali dunque, ma semplicemente un aiuto per superare il momento difficile. Ancora non ci sono informazioni certe su come verranno invece conteggiati e recuperati gli interessi. Anche questo sarà oggetto delle indicazioni operative.
La possibilità di aderire alla moratoria non riguarda tutti gli istituti di credito in maniera automatica ma bisognerà verificare gli istituti che vorranno aderire. Bisognerà comunque attendere le prossime settimane perché ancora non ci sono indicazioni precise su come, in concreto, verrà effettuata la moratoria.
Rimangono esclusi dall’operazione i finanziamenti diversi dai mutui. I finanziamenti di credito al consumo, ad esempio, non rientrano nella moratoria e quindi per questo indebitamento i consumatori non potranno richiedere la sospensione delle rate. Se si pensa che buona parte dell’indebitamento delle famiglie riguarda proprio il credito per i beni di consumo, si comprende come la moratoria sia solo uno dei passi da compiere per aiutare i consumatori a uscire dalla crisi.

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