Non profit

Monza (Mi), l’Hospice per malati oncologici terminali si apre sempre più al territorio

Siglata intesa fra Fondazione Don Carlo Gnocchi, Onlus “Cancro Primo Aiuto” e Asl Mi 3

di Fondazione Don Gnocchi

Assistere a domicilio i malati oncologici in fase terminale, con le stesse attenzioni e la medesima sensibilità garantita dall?Hospice ?S. Maria delle Grazie?, gestito dalla Fondazione Don Gnocchi a Monza (Mi) da oltre tre anni e mezzo. È questo il contenuto del progetto illustrato ieri, giovedì 20 novembre, dalla Fondazione e dalla Onlus ?Cancro Primo Aiuto?: l?ammalato e la sua famiglia al centro di un progetto assistenziale che coinvolge, insieme all?Hospice, il medico di medicina generale, il medico ospedaliero, i Servizi sociali dei Comuni, l?Azienda sanitaria locale e la rete del volontariato. Tutto questo perché l?assistenza non sia solo ed esclusivamente una prestazione sanitaria, ma possa essere integrata e completata con una quantità di servizi che anche altri attori possono garantire. La Fondazione Don Gnocchi si è infatti accreditata presso l?Asl MI3 per l?erogazione dell?assistenza domiciliare a pazienti terminali nei comuni di Monza e Villasanta, grazie a voucher socio-sanitario. ?Cancro Primo Aiuto? ha partecipato alla stesura del progetto con il proprio coordinatore scientifico, Giovanni Cairo, e ne garantisce il sostegno economico. Alla presentazione del progetto sono intervenuti il direttore generale dell?Asl, Palmiro Boni (che ha sottolineato come i tumori siano la prima causa di morte nel territorio), il presidente di ?Cancro Primo Aiuto?, Flavio Ferrari, e il presidente della Fondazione Don Gnocchi, monsignor Angelo Bazzari. «L?accreditamento della Fondazione per l?assistenza domiciliare ai malati terminali del distretto monzese ? ha aggiunto Boni ? è motivo per noi di grande soddisfazione e si aggiunge a un secondo, importante traguardo: il riconoscimento da parte della Regione anche degli ultimi tre posti letto dell?Hospice, che si aggiungono ai quindici già accreditati. Tutto questo significa un?assistenza maggiore e una diminuzione, quindi, delle liste d?attesa». I presidenti della ?Don Gnocchi? e di ?Cancro Primo Aiuto? hanno sottolineato i motivi dell?alleanza e gli obiettivi del progetto, che si propone di garantire la migliore qualità di vita possibile ai malati e alle loro famiglie, consentendo un percorso rispettoso della dignità della persona fino alla fine, restituendo nel contempo armonia e serenità all?interno del nucleo familiare segnato dalla sofferenza. Situato a Monza, in via Montecassino, l’Hospice ?Santa Maria delle Grazie? è stato inaugurato nel dicembre ’99, alla presenza del cardinale Carlo Maria Martini e del presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni. La struttura, oggi diretta dal dottor Carlo Cacioppo e convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, offre assistenza ai malati oncologici terminali e alle loro famiglie. L?accesso avviene su proposta del medico di medicina generale e, più recentemente, anche su richiesta dei medici ospedalieri, sempre con l?accordo del medico di medicina generale. L?Hospice è una struttura residenziale: la degenza è in camera singola, con disponibilità di posto letto per un familiare. Nell?Hospice il malato ritrova la continuità dei propri ritmi abituali, grazie ad orari flessibili e alla possibilità di personalizzare la propria stanza. L?assistenza viene garantita da medici oncologi esperti in cure palliative, da personale infermieristico e da personale ausiliario opportunamente formato. È inoltre presente un fisioterapista per un programma di fisiochinesiterapia adeguata alle esigenze particolare dei pazienti. È assicurato anche un supporto psicologico ai pazienti e ai famigliari che lo desiderano, supporto che può protrarsi anche nella fase del lutto. È garantita l?assistenza spirituale. «L?esperienza maturata in questi tre anni di attività ? spiega Cacioppo – ha portato alla convinzione che un?assistenza domiciliare con le stesse caratteristiche e con gli stessi obiettivi assistenziali dell?Hospice può essere una valida alternativa alla degenza. In questo periodo, l?Hospice ha potuto rispondere solo al 25% delle richieste, sia per l?elevato numero di domande di ricovero, sia per le liste d?attesa che per questi pazienti sono spesso troppo lunghe. Di qui l?esigenza di offrire un servizio sul territorio ai pazienti e ai familiari in difficoltà». I NUMERI dell?Hospice di Monza Inaugurazione: 23 dicembre 1999 Avvio attività: maggio 2000 Ricoveri: 620 pazienti (280 donne, 340 uomini) Età media: 71 anni (range 19-97) Provenienza: 305 da ospedale, 315 da domicilio Residenza: 486 Monza/Asl MI3, 84 Milano, 50 altro Esito: 537 deceduti in hospice (87%), 66 tornati a domicilio (10%), 17 inviati in ospedale/casa di riposo (3%) Degenza media: 29 giorni (range 1-165)


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