Welfare

Monza, intesa tra Csv e carcere per legalità e reinserimento

Centro di servizio al volontariato e Casa circondariale del capoluogo di provincia lombardo firmano un protocollo dove ha un ruolo centrale il reinserimento sociale dei detenuti attraverso l'impegno nell'associazionismo. "Perché abbatte la recidiva", sottolineano i promotori

di Redazione

Un protocollo d'intesa per "favorire la collaborazione tra il mondo del volontariato e quello del carcere, nella consapevolezza che il recupero e il reinserimento sociale delle persone coinvolte in attività criminose si compia attraverso l'impegno attivo di Istituzioni e associazioni": è quello firmato nei giorni scorsi dal Centro di servizio per il volontariato di Monza e Brianza (Csv MB) e la Casa circondariale di Monza. Proprio presso l'Istituto penitenziario si sono incontrati Maria Pitaniello, direttore del carcere e Giuseppe Pagani, presidente di Csv MB, che hanno dato il via a "una proficua e innovativa collaborazione tra i due soggetti che intraprenderanno iniziative utili a favorire percorsi riabilitativi per le persone che scontano pene detentive o in misura alternativa, sostenendo la promozione della cultura della legalità".

I firmatari del protocollo promuoveranno occasioni di confronto e formazione per operatori penitenziari e volontari, sosterranno progetti e collaborazioni dirette ad incrementare le opportunità di reinserimento dei condannati ristretti nell'istituto penitenziario, agevoleranno la partecipazione dei condannati alle attività non retribuite svolte dalle associazioni di volontariato e dagli organismi del privato sociale, promuoveranno, con il supporto di realtà dell'associazionismo e delle Istituzioni iniziative e progetti di educazione alla legalità e alla solidarietà all’interno della Casa circondariale.

L'accordo, sottoscritto si pone l'obiettivo di promuovere l'associazionismo attraverso lo sviluppo di buone prassi e la collaborazione con altri attori del territorio, rappresenta un ulteriore passo del Csv di Monza e Brianza nella costruzione di reti sinergiche finalizzate alla diffusione della cultura della legalità.
Un percorso  diretto  al recupero e al reinserimento sociale dei condannati in esecuzione penale esterna che sta dimostrando una  massiccia partecipazione del mondo dell'associazionismo. "Il nostro obiettivo è quello di favorire e coordinare la partecipazione delle associazioni di volontariato alla vita carceraria di Monza, attraverso la promozione di attività e iniziative concretamente utili nella prospettiva di risocializzazione e rieducazione dei detenuti", sottolinea Pagani, presidente di Csv MB. "La mission è quella di costruire circuiti virtuosi che consentano, con il supporto dell'Uepe, Unità di esecuzone penale esterna, di promuovere momenti di sensibilizzazione sull'opportunità prevista dall'Art. 21 dell'Ordinamento Penitenziario, che consente, con le opportune autorizzazioni, la possibilità di svolgere per il detenuto un lavoro o un'attività di volontariato all'esterno, se la sua condotta è inserita in un percorso trattamentale positivo. Partiamo con un approccio positivo, frutto dei risultati cui altre esperienze-pilota sono giunte, registrando la diminuzione di recidive e di episodi di reiterazione del reato da parte della popolazione carceraria coinvolta in attività di volontariato".


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