Volontariato

Monterrey, Wolfenshon ai no global, le porte sono aperte

''Chi critica la politica della Banca Mondiale può abbandonare le proteste violente e dialogare con noi: le porte sono aperte e tutti saranno ascoltati''. Parola di Wolfenshon

di Paul Ricard

”Chi critica la politica della Banca Mondiale può abbandonare le proteste violente e dialogare con noi: le porte sono aperte e tutti saranno ascoltati”. Così il presidente dell’organismo finanziario internazionale, James Wolfenshon, ha risposto all’annuncio del movimento No global di manifestazioni di protesta durante la Conferenza sul finanziamento per lo sviluppo, organizzata dalle Nazioni Unite, che si terrà a Monterrey (Messico settentrionale) dal 18 al 22 marzo prossimi. Wolfenshon ha detto che la politica della Banca Mondiale è stata ”equivocata” in diverse occasioni ma ha aggiunto che, nella maggioranza dei casi, ”le argomentazioni e le idee dei manifestanti non sono ben sostenute”. ”La prima cosa che mi sento di dire (ai manifestanti, ndr) è di abbandonare le strade e di venire a dialogare con noi. I rappresentanti di una vera forza sociale possono venire da noi, non dico che convinceremo tutti, ma posso dire che molte delle Ong che hanno raccolto l’invito ora lavorano a stretto contatto con noi”, ha sottolineato il presidente della Banca Mondiale. ”Per coloro invece che usano parole di fuoco e che conoscono solo la violenza e la distruzione per guadagnarsi la vita, non possiamo fare molto, se non fargli sapere che siamo disposti a dialogare anche con loro”, ha detto Wolfenshon in una intervista al quotidiano messicano ‘Reforma’. Il presidente australiano della Banca Mondiale ha detto di comprendere la paura e l’incertezza indotte in molte persone dall’apertura commerciale ma ha assicurato che la Banca Mondiale ”lavora per estendere al maggior numero di persone gli effetti benefici della globalizzazione e per ridurne gli effetti negativi”. ”Credo che molti dei quali manifestano per le strade siano preoccupati per l’incertezza di questo nuovo mondo, dove le barriere nazionali stanno cadendo e dove le persone credono di non avere il controllo delle forze globali…”, ha aggiunto Wolfenshon, il quale ha negato che la Banca Mondiale ”lavori nell’interesse dei Paesi ricchi”. Nonostante le aperture del presidente della Banca Mondiale alla galassia No global, il rischio di violenze durante la Conferenza resta tuttavia alto, tanto che il vicesegretario generale delle Nazioni Unite, Louise Frechette, ha rivolto oggi un appello al governo messicano affinché prenda tutte le misure necessarie per creare un clima di ”ordine e pace”. La signora Frechette ha inoltre auspicato il dialogo tra le parti ”affinché non vi siano manifestazioni violente da parte della società civile”. ”Siamo sicuri che, dopo gli eventi dell’11 settembre, tutte le precauzioni sono state prese sia da parte delle Nazioni Unite sia da parte del governo messicano affinché la Conferenza si svolga in un ambiente sicuro”, ha concluso Frechette.

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