Cultura

Monterrey secondo il Vaticano

Il capodelegazione monsignor Renato Martino: «Troppe famiglie non possono concedersi il lusso di partecipare allo sviluppo»

di Giampaolo Cerri

La famiglia delle Nazioni non puo’ ”far passare ancora un giorno” senza ”rendere misurabile il progresso verso lo sradicamento della poverta”’.
Lo afferma la Santa Sede, denunciando che ”troppe famiglie nel mondo lottano per la sopravvivenza e non possono concedersi il lusso di partecipare attivamente al proprio
sviluppo”.
Mons. Renato Martino, capo della delegazione vaticana alla conferenza di Monterrey sul finanziamento dello sviluppo lo ha affermato nel suo intervento, il cui testo e’ stato diffuso oggi dalla sala stampa vaticana.
”Troppe persone – ha detto l’esponente vaticano – sono costrette a emigrare, troppe continuano ad essere schiacchiate dalla poverta’ assoluta e vivono in paesi in cui il peso del debito rende impossibile realizzare servizi sociali e garanzie sociali”.
”In tale prospettiva – ha aggiunto – i finanziamenti per lo sviluppo devono interessare ogni aspetto della vita, l’individuo, la famiglia, la comunita’ e il mondo”.
L’esponente pontificio ha anche ricordato che ”ogni sforzo per lo sviluppo deve analizzare le ramificazioni morali dell’attivita’ economica e il suo finanziamento alla luce di una visione complessiva della persona umana”: e’ un ”imperativo morale” il fatto che ”la dignita’ umana deve essere il valore centrale per finanziare lo sviluppo”

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