Volontariato

Montagna, dimezzato il Fondo nazionale. Appello a Ciampi

Gli amministratori locali dei territori montani si rivolgono al capo dello Stato: "Viviamo esclusivamente di finanza derivata, non risultando ancora riconosciuta un'autonoma sfera di capacita' imp

di Redazione

Un appello da parte degli amministratori locali dei territori montani al presidente della Repubblica perche’ interceda sul taglio del 50% riservato al Fondo nazionale per la Montagna dal decreto legge tagliaspese. Si e’ conclusa cosi’ la due giorni di riflessione sul ruolo istituzionale delle Comunita’ montane e sui temi dell’ associazionismo organizzata dall’Uncem, l’Unione Nazionale dei Comuni e delle Comunita’ montane. L’intervento del Presidente delle Repubblica non sarebbe una novita’ nella storia dei tagli alle risorse stanziate per il territorio montano. Gia’ lo scorso anno, infatti, quando era stato paventato il taglio del 30% del Fondo Nazionale per la Montagna 2003, Ciampi si espresse a favore della montagna italiana. ”La riduzione in corso d’esercizio del 50% del finanziamento di parte capitale – ha detto il presidente dell’ Uncem Enrico Borghi – costituisce gesto non sufficientemente ponderato di sottovalutazione del concorso che la montagna tenta di dare allo sviluppo di oltre il 50% del territorio nazionale, dove risiedono piu’ di 10 milioni di abitanti, tutti nei Comuni di minore dimensione demografica”. ”Bisogna inoltre sottolineare – ha continuato Borghi – come la Comunita’ montana viva esclusivamente di finanza derivata, non risultando ancora riconosciuta un’autonoma sfera di capacita’ impositiva. L’appello che gli amministratori montani e i presidenti delle delegazioni Uncem di tutte le Regioni d’ Italia hanno voluto lanciare oggi al Presidente Ciampi, in qualita’ di garante della Carta Costituzionale, che all’art. 44 impone una particolare attenzione per le aree montane, nasce dalla tradizionale sensibilita’ mostrata in diverse occasioni dal nostro Presidente della Repubblica, soprattutto in un frangente storico nel quale dallo stesso Trattato Costituzionale dell’Unione Europea giunge un forte segnale di riconoscimento delle caratteristiche e delle specificita’ delle zone montane”.


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