Cultura

Monsignor Soddu nuovo direttore di Caritas Italiana

Il successore di monsignor Nozza dal 2005 è direttore della Caritas diocesana di Sassari

di Redazione

È monsignor Francesco Antonio Soddu, il nuovo direttore di Caritas Italiana. A nominarlo il Consiglio Permanente della Cei. Monsignor Soddu, della diocesi di Sassari alla notizia della sua nomina ha detto: «Con spirito di timore, ma anche di abbandono e di fiducia inizio questa nuova avventura sentendomi, come Abramo, sradicato dalla mia amata terra-diocesi per continuare il servizio di ministro in altro posto, ma sempre nell’unica amata Chiesa di Cristo».

Il successore di monsignor Vittorio Nozza, che ha retto la Caritas dal 2001 a oggi, ha 52 anni (è nato a Chiaramonti in provincia di Sassari nell’ottobre del 1959) ed è stato ordinato sacerdote nel 1985. Il suo primo incarico è stato quello di vice rettore del Seminario regionale sardo per due anni. Nei dieci anni successivi ha avuto diversi incarichi in diocesi. Dal 1997 è parroco della cattedrale di Sassari e dal 2005 a oggi è stato direttore della Caritas diocesana di Sassari. Ha compiuto gli Studi teologici presso la pontificia Facoltà Teologica della Sardegna.

Sul sito della Caritas diocesana di Sassari è stata pubblicata una sua riflessione che ripercorre il cammino dalla nomina a direttore della Caritas diocesana a oggi. La nomina del 2005, ricorda il sacerdote «ha comportato un ampliamento di orizzonte per la mia vocazione e ministero sacerdotale. Ricordo che L’Arcivescovo assegnandomi questo compito, disse: “Dietro e dentro la Caritas c’è la Chiesa” ed insieme: “Ti do un anno di tempo per fondare la Caritas”. Queste due affermazioni di padre Paolo mi impressionarono alquanto, la prima perché mi svelava pienamente la dimensione dell’incarico e la seconda perché da qualche parte bisognava pur iniziare». In questi sette anni alla Caritas Turritana, ricorda don Soddu «i poveri sono stati coloro che hanno illuminato ogni passo di questo percorso, essi hanno orientato ogni nostro pensiero guidandolo nella giusta dimensione evangelica a servizio della Chiesa e della società. Secondo la visione di Chiesa – Comunione dove tutti i membri sono soggetti di pastorale, in questi anni hanno visto la luce l’Osservatorio delle povertà e risorse, il Laboratorio di promozione ed accompagnamento delle Caritas parrocchiali, l’Ufficio della comunicazione, l’Ufficio per l’animazione, l’Ufficio e centro di ascolto per gli stranieri, il Gruppo diocesano di educazione alla mondialità, la presenza della Caritas nel carcere, il sito web e, infine, lo sportello di consulenza per il Prestito della Speranza».
Non manca lo sguardo ai giovani in quanto, ricorda ancora il neo direttore di Caritas Italiana «si è lavorato molto per la formazione di tutti, particolarmente per i giovani, sia in ambito parrocchiale sia in ambito scolastico. Altra affermazione dell’Arcivescovo non passata inosservata in questi anni è stata: “I giovani sono i poveri tra i poveri”, perciò nella Caritas Turritana, oltre i numerosi volontari, prestano il loro competente servizio alcuni giovani “ingaggiati” secondo le norme che regolano il settore del lavoro e mettendo in campo la “fantasia della carità”».

Il presidente di Caritas Italiana, monsignor Giuseppe Merisi, interpretando i sentimenti di tutti gli operatori e collaboratori, ha dato il benvenuto al nuovo direttore, esprimendo nel contempo un sentito ringraziamento a don Nozza per la competenza con cui per quasi 11 anni ha guidato Caritas Italiana, accompagnandola oltre il traguardo dei 40 anni, in percorsi pastorali a servizio delle chiese che sono in Italia e nel mondo, nel rispetto del suo ruolo prevalentemente educativo, capace di far passare, attraverso i fatti e le opere, il Vangelo della carità di Dio

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