Economia
Monsignor D’Urso: contro l’usura e l’azzardo non arretriamo di un passo
“Si lotti con tutte le forze per sconfiggere le diffuse piaghe sociali dell’usura e dell’azzardo che generano continui fallimenti non solo economici, ma anche familiari ed esistenziali”. Questo il messaggio inviato alcune settimane fa da Papa Francesco alle Fondazioni antiusura. Oggi, monsignor D'Urso ha presentato il bilancio della Fondazione pugliese: un anno di lavoro difficile, ma fruttuoso
di Redazione
Si è chiuso un anno difficile, il 2015, per la Fondazione Antiusura San Nicola e S.S. Medici di Bari. Scarsità cronica dei fondi statali e incremento crescente della povertà, delle persone indebitate e dei reati di estorsione e di usura, è il contesto in cui ha dovuto operare. Sono circa 600 le persone/famiglie in difficoltà, che da tutto il territorio pugliese si sono rivolte alla Fondazione per chiedere aiuto.
È quanto emerge dalla Relazione Socio-Pastorale del Presidente della Fondazione Antiusura di Bari, Mons. Alberto D’Urso.
“È stato un anno caratterizzato da pochi margini di manovra – si legge nella relazione – a causa della ormai cronica poca disponibilità dei Fondi Statali, (L.108/96) sempre più scarsi, da un lato e le crescenti difficoltà finanziarie delle persone in cerca di solidarietà, dall’altro”.
Dati inquietanti
L’esperienza della Fondazione pugliese insieme a quella delle altre Fondazioni Antiusura operative in Italia e della Consulta Nazionale Antiusura offrono un quadro preciso di dati in linea con il Rapporto ISTAT su "povertà assoluta e relativa in Italia” (pubblicato il 15 Luglio 2015), che ha evidenziato la realtà di oltre 8 milioni le persone precipitate nello stato di povertà: quella assoluta che coinvolge il 5,7% delle famiglie, (1.479.000 famiglie per un totale di 4.102.000 persone — 4,2 % nel Nord Italia, 4,8 % nel Centro Italia, 8% nel Sud Italia) e quella relativa il 10,3% (per un totale di 2 milioni e 654 mila famiglie e 7 milioni e 815 mila persone).
La relazione evidenzia un trend di crescita di povertà preoccupante in particolare nel Mezzogiorno caratterizzato da famiglie, persone sole, pensionati, disoccupati, padri separati e mamme con figli a carico, diseguaglianze, redditi bassi, confermato anche dall’indagine della Confcommercio di Bari (25 Novembre 2015), la quale rileva un aumento dei reati di usura ed estorsione, rispettivamente del 32% e del 39%. Dalla Relazione sul1’Amministrazione della Giustizia della Corte d’Appello di Bari, risulta anche che“… è aumentato il numero complessivo dei reati di estorsione (da 910 a 1034) e di usura (da 210 a 329). Dato questo che può esser letto anche come una positiva tendenza delle vittime a denunziare questo odioso reato”.
Altri dati significativi provengono dal Comitato di Solidarietà per le Vittime dell’Estorsione e Usura, (a cura del Commissario Straordinario per il Coordinamento delle Attività Antiracket e Antiusura, con il quale la Fondazione è in costante dialogo): per quanto attiene la sola Puglia, sono state presentate al Fondo di Solidarietà (ex art. 14, Legge 108/96), 29 istanze di estorsione, per un totale deliberato di oltre 929 mila euro, 62 istanze di usura, per un totale di somme deliberate pari 3,6 milioni circa.
In questa situazione di grave allarme economica e sociale i componenti, i volontari e i collaboratori della Fondazione Antiusura San Nicola e S.S. Medici, hanno continuato a prestare in modo costante la solidarietà economica, umana e sociale nei confronti delle famiglie indebitate, a rischio o già in usura.
Fronti di lotta, fronti di speranza
Ad animarli ulteriormente nel loro servizio è prevenuto anche il messaggio di Papa Francesco, che li ha raggiunti mentre attraversavano la Porta Santa della Carità “Si lotti con tutte le forze per sconfiggere le diffuse piaghe sociali dell’usura e dell’azzardo che generano continui fallimenti non solo economici, ma anche familiari ed esistenziali”.
La Fondazione anche quest’anno per allargare la sua operatività ha continuato a costituire nuovi Centri di Ascolto periferici per le persone in difficoltà economiche: a Bitonto è attivo il nuovo Centro dal primo dicembre presso il Santuario dei Santi Medici, che potrà coprire una vasta zona in cui sono presenti usura, azzardo e riciclaggio di denaro sporco.
Per quanto riguarda l’Azzardo sta lavorando sia nei Comuni, affinchè la normativa regionale sulle distanze dei luoghi di gioco dai punti sensibili (scuole, oratori, parrocchie ecc.) sia applicata, sia tra i baristi perchè vengano eliminate le slot – machines.
L’iniziativa del bollino “No Slot, Si Caffè” e della “Lettera aperta ai baristi”, che è partita dal 2013, è stata accolta dai Comuni di Molfetta, Giovinazzo e Bitonto, che hanno chiesto l’autorizzazione alla Fondazione ad usare il “bollino”.
Grazie al Prestito della Speranza sono state effettuate 62 pratiche di finanziamento a favore di famiglie in difficoltà. Si tratta di piccoli prestiti per un importo di Euro 7.500,00. E’ stata anche avviata la sperimentazione del finanziamento per piccoli crediti per start-up d’imprese, che prevede una erogazione in una sola volta di 25.000,00 euro.
Anche quest’anno la Fondazione è riuscita ad impedire più volte la vendita di appartamenti, assicurando ogni possibile contributo giuridico ed economico alle famiglie che si sono viste raggiunte da Decreti ingiuntivi, da periti del tribunale e dai pignoramenti.
Gli interventi giunti a buon fine sono stati possibili grazie anche alle anticipazioni realizzate con i Fondi Propri accumulati dalla Fondazione e i Fondi Statali.
La solidarietà a favore delle vittime di usura ed estorsione è stata espressa dalla Fondazione per l’assistenza legale, sia nella fase della denuncia e delle indagini preliminari, sia per la costituzione di parte civile nel processo penale.
Sono in atto 7 processi per usura contro clan malavitosi in cui la Fondazione da tempo si è costituita parte civile e che senza l’incoraggiamento, il sostegno economico e soprattutto morale della Fondazione, sarebbero stati difficilmente celebrati, soprattutto quando sono coinvolti personaggi della malavita organizzata.
In sintesi il sostegno economico della Fondazione per l’assistenza legale ammonta a oltre 230 mila euro (33 assistenze legali e 21 pratiche di anticipazioni per interventi di sussistenza ancora in atto).
Altre fonti e linee guida
La ricerca di Nuove Fonti di finanziamento costituisce dunque una necessità, poiché i Fondi per la prevenzione sono largamente insufficienti. Sul versante dei Fondi Regionali non è pervenuto alcun contributo. È in corso un’azione per il recupero nei confronti di assistiti i cui crediti sono in sofferenza, al fine di ripristinare le disponibilità finanziarie per aiutare altri indigenti.
È in corso la revisione delle Convenzioni con le banche in conformità con l’accordo siglato attraverso l’ABI: “Linee guida in materia di convenzione tra le Banche e le Fondazioni che gestiscono i Fondi di prevenzione dell’usura ai sensi della (L.108/96).
Stiamo promuovendo “un’altra bella stagione” di attenzione verso le vittime dell’usura- conclude Mons. D’Urso nella Relazione Socio- Economica. Il Magistero di Papa Francesco particolarmente attento al tema delle “periferie” e alle persone scartate sollecita l’attenzione anche delle Istituzioni. Continuerà pertanto il dialogo della Fondazione Antiusura S. Nicola e SS. Medici, delle altre Fondazioni e della Consulta Nazionale Antiusura con le Istituzioni e con il mondo politico.
L’ultima Legge di Stabilità, deve far riflettere su una contraddizione che è sotto gli occhi di tutti: da una parte c’è l’ipotesi ancora in corso di far aprire nuovi Punti Gioco che promuovono l’azzardo, causa non ultima del sovraindebitamento delle persone, dell’usura, dello sfascio di tante famiglie, del crescente numero di malati ludopatici, dall’altra c’è il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha conferito ad uno studioso, consulente della Consulta Nazionale Antiusura, il sociologo Maurizio Fiasco, l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine di Merito della Repubblica Italiana, “per la sua attività di studio e ricerche sui fenomeni dell’usura e del gioco d’azzardo legale e illegale”.
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