Non profit
Mondiale dei Giovani, Olivero: “faremo un G8 al contrario”
L'incontro ad Asti il prossimo 3 ottobre
Un incontro aperto a tutti: musulmani e cattolici, italiani e stranieri, con i delegati di Ossezia, Georgia, Brasile, Romania e Giordania. E’ la ‘Mondiale dei Giovani per la pace’ che si svolgera’ ad Asti il prossimo 3 ottobre. Un’iniziativa che ha ottenuto apprezzamento anche da parte del Papa che ha inviato una lettera ad Ernesto Olivero, fondatore del Servizio missionario giovani (Sermig), per ribadire l’importanza di accompagnare ”alla preghiera per la pace” il ”generoso sforzo di porre ogni giorno segni chiari e concreti di pace”. ”Uno di questi -scrive Wojtyla- sara’ senz’altro anche il prossimo ‘Mondiale dei Giovani’, occasione quanto mai propizia per diffondere a piene mani semi di pace in ogni ambiente, recando la speranza in mezzo agli uomini e alle donne del nostro tempo, specialmente fra coloro che sono ai margini della societa”’.
Sulla stessa linea di Giovanni Paolo II si schiera Ernesto Olivero, impegnato da quaranta’anni con il Sermig in ”gesti concreti” per la pace. ”La pace vincera’ se dialoghiamo -ha sottolineato Olivero all’ADNKRONOS- e dobbiamo aiutare l’umanita’ a farlo”. Il fondatore del Sermig sogna un mondo dove sia la pace a regnare, dove ”un mondo diverso e’ possibile” e dove ”il futuro e’ in mano ai giovani”. Sono i giovani del Sermig, che ha sede a Torino, all’Arsenale della Pace. Una base militare che lo stesso Olivero ha voluto trasformare in un centro di accoglienza per tutti i bisognosi, dagli immigrati, ai tossicodipendenti, agli affamati. ‘La Mondiale dei Giovani’ e’ al secondo appuntamento. Il primo si svolse a Torino nel 2001, con oltre 100 mila partecipanti. In quel contesto furono i giovani a parlare, e gli adulti ad ascoltare, furono i giovani a proporre e gli adulti ad accettare le richieste. Ernesto Olivero chiamo’ l’iniziativa ”il G8 al contrario’. ”Anche quest’anno -spiega il fondatore del Sermig- saranno i giovani i protagonisti dell’evento, saranno loro a parlare e a proporre. Gli adulti ascolteranno. Faremo un ‘G8 al contrario’ in cui i giovani grideranno a tutti che un mondo diverso e’ possibile”.
”Speriamo che anche quest’anno la partecipazione sia ampia -e’ l’augurio di Olivero- l’incontro e’ aperto a tutti coloro che vogliono che sia la pace a trionfare. Perche’ questo avvenga -ha continuato il fondatore del Sermig- c’e’ bisogno di giustizia, di lavoro, di istruzione, di diritti, di dignitia’ e di solidarieta’ per costruire un mondo migliore. Sicuramente ci saranno i responsabili dei progetti che sosteniamo, fra cui quello a favore dei bambini dell’Ossezia, della Georgia del Brasile e della Romania. Sara’ presente anche una delegazione della Giordania”. ‘Siamo cresciuti in un mondo in cui si pensa che le guerre siano giuste -ammonisce Olivero- ora occorre convincere l’umanita’ intera che le guerre sono ingiuste”. Quello di Asti sara’ un incontro rivolto principalmente ai giovani. Il futuro appartiene a loro? ”I giovani vogliono gridare che la pace e’ possibile -ha aggiunto il pacifista del Sermig- vogliono urlarlo al mondo politico, economico, religioso: i governanti si devono adeguare alle nostre richieste, devono ascoltarci. Altrimenti la drammatica situazione internazionale che stiamo vivendo peggiorera’ sempre piu”’.
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