Cultura
Molise, contro lo spopolamento dei piccoli borghi arriva la street art
Ritorna dal 2 al 4 giugno a Civitacampomarano, in provincia di Campobasso, Cvtà Street Fest, il festival internazionale di street art che ha fatto rinascere l’antico borgo molisano da appena 300 abitanti. «Abbiamo dimostrato che l'arte può fare molto per un piccolo borgo che rischia lo spopolamento», dice la street artist Alice Pasquani, ideatrice e direttrice artistica del festival. «La street art ha trasformato gli spazi pubblici in opere d'arte attirando turisti da tutto il mondo, e portando nuova attenzione e interesse alla Regione. Ma sopratutto nuove attività commerciali e residenti»
di Anna Spena
Ritorna dal 2 al 4 giugno 2023 a Civitacampomarano, in provincia di Campobasso, Cvtà Street Fest, il festival internazionale di street art che ha fatto rinascere l’antico borgo molisano da appena 300 abitanti. Cvtà Street Fest firma quest’anno la sua ottava edizione che porterà insieme all’arte di strada anche la grande musica, con grandi sorprese e ospiti d’eccezione, e un ricco programma di eventi tutti gratuiti, tra spettacoli, concerti, installazioni e perfomance molte delle quali nate specificatamente per entrare in connessione con i luoghi del paese.
Un traguardo importante, che conferma il successo di una visione: che un borgo a rischio di spopolamento possa ripartire grazie al linguaggio dell’arte, e allo sguardo di una donna, Alice Pasquini, ambasciatrice della street art italiana del mondo, che ha ideato Cvtà Street Fest nel 2016, e lo dirige insieme allo staff dell’Associazione Culturale CivitArt anch’esso composto interamente da donne.
Nel comune sono pronti ad accogliere un grande pubblico ma, anche dopo la chiusura del festival, le opere d'arte rimangono visibili, creando un patrimonio culturale permanente per la città e la regione. Inoltre, il festival ha creato legami duraturi tra gli artisti e la comunità locale, aiutando a promuovere la cultura e l'arte nel Molise e diventando un punto di riferimento per appassionati di tutto il mondo.
«Civitacampomarano è un suggestivo borgo del Molise. Il mio legame con questo paese, non è solo artistico, ma anche biografico», racconta Pasquini. «Tutto nasce da un’email che ho ricevuto nel 2014: un invito a fare tappa nel borgo molisano per dipingere i muri del centro storico ormai quasi completamente disabitato. Quando sono arrivata , i suggestivi scorci del paese sono rimasti impressi per sempre nella mia memoria. Per me non è un paese qualsiasi è il paese natale di mio nonno, delle estati della mia infanzia, ma questo l’autrice della mail non lo sapeva. Era il 2015 quando ho dipinto per la prima volta su vecchie porte, e angoli dimenticati per ricordare quello che ora non c’è più: molte case bellissime ora sono vuote, lo spopolamento è stato enorme e Civitacampomarano. Nato da una coincidenza, questo progetto artistico coinvolge un paese intero. Gli abitanti del borgo mi hanno subito adottano e i miei lavori sono diventati motivo di orgoglio e punto di partenza per una riscoperta e una valorizzazione del centro antico. Attirando fin da subito l’interesse della stampa e della televisione nazionale, consolidando un legame che nel tempo si è trasformato nell’idea di questo Festival».
L’arte ha letteralmente trascinato il borgo fuori dall’abbandono: «Abbiamo dimostrato», spiega Pasquini, «che l'arte può fare molto per un borgo come Civita, che rischia lo spopolamento. La streetart ha trasformato gli spazi pubblici in opere d'arte attirando turisti e media da tutto il mondo, e portando nuova attenzione e interesse alla regione ma sopratutto nuove attività commerciali e residenti. Inoltre il CVTà streetfest ha ispirato la nascita di moltissimi eventi del genere in piccoli borghi in Europa».
Cvtà Street Fest2023 ha invitato tre artiste internazionali Elléna Lourens, Helen Bur, HERA, provenienti da diverse esperienze nell’arte urbana, e diversi paesi del mondo -Sudafrica, Regno Unito, e Germania- e un vero e proprio pioniere dell’arte: l’americano, Dan Witz. «Per l'edizione del 2023 del festival, ho scelto tre artiste internazionali Elléna Lourens, Helen Bur, HERA, provenienti da diverse esperienze nell’arte urbana, e diversi paesi del mondo – Sudafrica, Regno Unito, e Germania – e un vero e proprio pioniere dell’arte: l’americano, Dan Witz. Questi artisti sono stati selezionati per la loro creatività e la loro capacità di adattarsi al contesto unico di Civita, creando opere d'arte che si fondono perfettamente con l'architettura e la cultura locale. Saranno loro a portare la propria arte, quella di strada – che di solito prende forma nelle periferie, nelle stazioni, e nelle ex fabbriche delle grandi città – sui muri dell’antico borgo sannita, tra le sue strade e le sue piazze, e tra la sua gente. Continuando in quel processo di rigenerazione urbana che con la partecipazione e il coinvolgimento di tutta la comunità, ha trasformato Civitacampomarano in un atelier mondiale di artisti, a cielo aperto e gratuito».
Ma risultati così importanti si raggiungono solo grazie al sostegno e alla partecipazione dei cittadini: «Sono felici di vedere le loro strade e i loro edifici trasformati in opere d'arte e si sentono fieri di far parte di un evento così unico e importante per la Regione. Un festival di street art può nascere solo attraverso la partecipazione e la condivisione del progetto da parte di un’intera comunità. In quest’ottica, sono stati gli stessi abitanti di Civitacampomarano a fare a gara per mettere a disposizione degli artisti il muro più bello, lo scorcio più ammaliante, il panorama più prezioso. Ciascuno degli artisti è invitato a eseguire il proprio intervento sulla pelle dell’antico borgo, lavorando a stretto contatto con gli abitanti del luogo. Il risultato è una proposta corale capace di offrire, sia a chi passa quotidianamente per quelle strade che ai visitatori, la possibilità di guardare i vecchi muri logorati dal tempo con uno sguardo tutto nuovo, che nasce dalla cooperazione della comunità con gli artisti».
Credit foto Jessica Stewart
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.