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Molestie sessuali

Serve prevenzione

di Redazione

Camera: la Commissione Lavoro sta proseguendo nell’esame della proposta di legge 601 e di quelle abbinate che dettano le norme per tutelare la libertà e la dignità della persona dalle molestie sessuali sul luogo di lavoro. Con questo provvedimento si vuole porre delle regole per la prevenzione. “Ogni atto o comportamento a connotazione sessuale o basato sul sesso, che risulti indesiderato”: questa la definizione di molestia sessuale contenuta nella proposta di legge all’esame della commissione lavoro di Montecitorio. Per prevenire e reprimere le molestie sessuali sono stabilite alcune misure: quali l’obbligo per il datore di lavoro di adottare le iniziative necessarie sotto il profilo della formazione, dell’informazione e della prevenzione. Si prevede anche la responsabilità disciplinare di quanti tengono comportamenti vietati dal provvedimento. Il datore di lavoro, infatti, nel momento in cui riceve una denuncia di comportamenti che rientrano nella sfera delle molestie ha l’obbligo di garantire procedure tempestive e imparziali per l’accertamento dei fatti, assicurando la riservatezza dei soggetti coinvolti e il diritto sia del denunciante sia dell’accusato a farsi assistere da una persona di fiducia. Inoltre un’aggravante è vista nel fatto che le molestie sessuali siano esplicitamente o implicitamente accompagnate da minacce o ricatti da parte del datore di lavoro stesso e da chi ricopre un incarico gerarchicamente superiore. Viene anche prevista la possibilità di indire assemblee, tre ore annue, fuori dall’orario di lavoro, per discutere sul tema dei rapporti sui luoghi di lavoro e sui comportamenti discriminatori o molesti per ragioni di sesso tenuti nell’ambiente di lavoro da colleghi o da superiori o dallo stesso datore di lavoro.


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