Welfare

Modena: il carcere Sant’Anna scoppia

Solo 183 agenti per oltre 400 detenuti

di Giulio Leben

Il consigliere regionale dei Democratici di sinistra dell’Emilia Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, in un’interrogazione alla giunta, ha sollevato il problema dell’attuale sicurezza del carcere modenese Sant’Anna, i cui agenti di servizio hanno evidenziato alla stampa diversi problemi che rischiano di mettere in crisi il corretto funzionamento della struttura. Tra questi, una forte carenza d’organico, tale da rendere assai lontano l’obiettivo della completa sicurezza del loro lavoro.

Il normale rapporto che dovrebbe esserci in una struttura di questo tipo e’ un agente per ogni detenuto, mentre al Sant’Anna, dice il testo, riportando quanto denunciato dalle guardie del carcere, vi sono invece 183 agenti per oltre 400 detenuti.

“Un penitenziario, data la propria rilevanza sociale – ha precisato Muzzarelli -, puo’ essere fonte di situazioni di grande tensione e disagio, tanto per i detenuti quanto, sovente, per gli stessi agenti, e necessita pertanto di una corretta gestione che ne garantisca la sicurezza”.

Per queste ragioni nel suo documento l’esponente dei Ds in Regione ha chiesto alla giunta se sia a conoscenza “della situazione esposta e quali siano le azioni intraprese, o previste, al fine di sollecitare il ministero della Giustizia a risolvere questo disagio, in particolare, reintegrando velocemente l’organico degli agenti, oggi insufficiente”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.