Fondazioni bancarie

Modena, filantropia nel segno di persona, cultura e pianeta

La fondazione bancaria cittadina presenta il suo Piano per il 2024 e, malgrado un 2023 economicamente difficile, aumenta di quasi 800mila euro gli investimenti lungo le tre direttrici di impegno a favore del sociale (8,7 milioni), della cultura (7,35) e dell'ambiente (3,95). Confermato l'impegno nella Fondazione Ago con comune e ateneo. Il presidente Tiezzi: «Viviamo l’ambizione di essere una forza trainante per la trasformazione sociale, abbracciando il ruolo di promotori di cambiamenti significativi»

di Giampaolo Cerri

Venti milioni sull’anno 2024: è l’ammontare delle erogazioni di Fondazione di Modena previsto dal Documento programmatico previsionale approvato il 27 ottobre scorso dal Consiglio di indirizzo della fondazione di origine bancaria emiliana.

«Nel 2024», sottolinea una nota dell’ente, «la Fondazione di Modena conferma, infatti, la propria natura di soggetto fortemente legato alla storia e allo sviluppo del territorio di riferimento che l’ente continuerà ad affiancare a progetti di rilievo nazionale sviluppati dal sistema-fondazioni e volti al contrasto della povertà educativa, alla formazione e all’inclusione digitale e alla promozione dell’infrastrutturazione sociale nelle regioni dell’Italia meridionale».

Con un certo orgoglio, a Modena, osservano che «l’incerto andamento dei mercati, specchio della complessità della situazione economica, sociale e geopolitica, non ha impedito alla Fondazione di Modena di confermare e in alcuni ambiti di incrementare la propria azione di sostegno al Terzo Settore e ai soggetti pubblici territorio, intesi come un unico sistema che opera per la qualità della vita e il benessere dei cittadini».

In particolare, nel 2024 crescono rispetto all’anno precedente di 780mila euro risorse destinate al territorio modenese, rivolte in particolare ai diversi ambiti del sociale e all’avvio dei programmi di attività della Fondazione Ago – Modena Fabbriche Culturali, costituita nel luglio scorso.


Nel dettaglio, sono destinati territorio di riferimento oltre 18,3milioni di euro, a fronte dei 17,5 del 2023, e quasi 1,7 milioni di euro destinati a progetti di rilievo nazionale. «L’attività erogativa», prosegue la nota, «continuerà a svilupparsi nel solco delle tre aree tematiche definite nel Documento Strategico d’Indirizzo della Fondazione: Persona, Cultura e Pianeta».

Nel dettaglio le risorse destinate ai settori che compongono l’Area Persona (tra i quali spiccano “Crescita e formazione giovanile” e “Famiglia e Volontariato”) ammontano a 8,7 milioni di euro, il 43,5% del totale, «orientate alla risposta a quattro grandi sfide: welfare inclusivo, comunità educante, abitare sociale e lavoro dignitoso».

Per la Cultura, ammontano al 36,8% del totale, ovvero 7,35 milioni di euro, all’interno dei quali trova spazio il supporto alla Fondazione Ago, con la sua vocazione trasversale e interdisciplinare. «Le tre grandi parole-chiave delle azioni in campo culturale saranno patrimonio dinamico, cultura creativa, cultura e benessere sociale».

Si conferma a livelli di poco inferiore al 20% delle risorse totali l’importo destinato all’area Pianeta (3,95 milioni di euro) che comprende interventi incentrati su linee progettuali volte alle città sostenibili, all’ impulso alla ricerca scientifica e allo sviluppo sostenibile.

Soddisfatto il presidente Matteo Tiezzi: «L’incremento dell’impegno a favore del territorio vuole rappresentare una prima risposta all’ampia comunità che guarda con interesse e fiducia all’intervento di Fondazione di Modena», racconta, «sosteniamo e promuoviamo una collaborazione piena e sistemica tra il Terzo Settore e il pubblico, accrescendo il nostro ruolo di catalizzatore di buone progettualità. Viviamo l’ambizione di essere una forza trainante per la trasformazione sociale, abbracciando il ruolo di promotori di cambiamenti significativi. E rivendichiamo una presenza nazionale che ci vede al fianco delle altre fondazioni su tematiche che richiedono interventi comuni e incisivi, come il contrasto alla povertà educativa. Con queste scelte», conclude Tiezzi, «strategiche inauguriamo un nuovo percorso di programmazione che guiderà il nostro lavoro, consolidando la missione di risposta alle esigenze della comunità nella quale e per la quale operiamo».

Nella foto di apertura, tratta dal sito di Fondazione Ago, l’ex-ospedale Sant’Agostino al centro di un importante progetto di recupero che vede coinvolta la Fondazione assieme al Comune, Università di Modena e Reggio Emilia. Ospiterà infatti il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities dell’ateneo (il DHMoRe) e i laboratori del Future Education Modena – Fem, l’hub per l’innovazione in campo educativo, oltre a diverse iniziative pubbliche cittadine ed eventi gestiti direttamente per sviluppare quattro linee tematiche di attività (immagine, digitale, scienza, apprendimento).

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