Mondo
Modena, 37 ore di lettura ininterrotta per ricordare i migranti morti in mare
Si chiama “Maratona dell’umanità” ed è stata lanciata da varie associazioni coordinate dal Csv: il 22 e 23 dicembre saranno letti i nomi di 34 mila persone naufragate nel Mediterraneo per arrivare in Italia. “Per abbattere l’indifferenza complice di queste morti
Riconoscere dignità alle persone morte in mare nominandole una ad una, «per fermare l’emorragia di umanità che sta abbrutendo la nostra società». È l’obiettivo della Maratona dell’umanità, lettura collettiva dei nomi di 34.361 migranti morti nel Mediterraneo che si terrà a Modena in Piazza Grande ininterrottamente dalle ore 8 del 22 dicembre alle ore 13 del 23 dicembre.
Tante le adesioni che stanno arrivando alla manifestazione, coordinata dal Centro di servizio per il volontariato di Modena e promossa da Porta aperta Modena, Modena per gli altri, Forum provinciale del terzo settore, Tam Tam di Pace, Scuola di pallavolo Anderlini, con il patrocinio del Comune di Modena. Dallo chef Massimo Bottura al vescovo don Erio Castellucci, dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli ai Modena City Ramblers, Alberto Bertoli, Cecile Kyenge, in tanti faranno sentire la loro voce, insieme al mondo della scuola, dell’informazione, dello sport, del terzo settore e non solo.
«Vogliamo abbattere il muro di indifferenza complice di queste morti e urlare forte che Modena non vuole essere né indifferente né connivente», dice Stefania Vecchi dell’associazione Modena per gli altri da cui è partita la proposta. «Quando il settimanale Internazionale a maggio 2018 ha pubblicato l’elenco dei migranti morti nel Mediterraneo, guardando la cifra sconvolgente e leggendo le loro storie e le loro età ci siamo detti: come è possibile che a pochi metri da casa nostra, nel nostro mare bello, succeda questo? Se ne parla troppo poco, ormai c’è assuefazione a queste notizie. Insieme a tanti amici ci siamo detti: facciamo qualcosa! Niente buonismo natalizio ma un gesto concreto e forte di sensibilizzazione».
Le realtà promotrici sottolineano il bisogno di creare coscienza nelle nostre realtà per «far sapere in modo deciso alle comunità di stranieri presenti nel nostro paese che siamo attenti a ciò che sta succedendo nel mondo», che in particolare Modena «non è grande solo per le macchine o il cibo, ma è anche capace di ricostruire il filo che la attraversa in nome dei valori di umanità ancora prima che di solidarietà. È disumano che si ragioni a tavolino su come non assistere gente che sta per naufragare. Di fronte alla disumanizzazione che sconvolge, a tutto questo cinismo che dilaga, vogliamo contribuire all’inclusione, al dialogo, all’integrazione».
Per maggiori informazioni scrivere a maratonaumanitariamodena@volontariamo.it.
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