Volontariato

Modavi al fianco di Bertolaso: «Resta al tuo posto»

Con una lettera aperta i volontari della Onlus si schierano al fianco del Capo della PC

di Lorenzo Alvaro

Al di là delle polemiche politiche e dei dovuti accertamenti giudiziari, i volontari del Modavi sentono di dover dire qualcosa a Guido Bertolaso, divenuto un punto di riferimento imprescindibile per tutti coloro che scattano in piedi e corrono alla prima sirena d’allarme perché egli stesso è il primo a scendere in campo quando c’è un’emergenza da fronteggiare.
 
Caro Guido,
siamo noi che ti diciamo di restare al tuo posto. Noi che abbiamo assaggiato il fango e la polvere de L’Aquila, che abbiamo riso e pianto con i bambini e gli adulti, noi che abbiamo “sentito” gli occhi lucidi e la riconoscenza della gente per il lavoro dei volontari.
Noi ti chiediamo di continuare a servire l’Italia, quella che ha imparato ad amare la Protezione Civile e la professionalità severa di questo grande esercito laico. Che vadano all’inferno gli speculatori, gli sciacalli, i profittatori senza scrupoli, i papponi che popolano la nostra Nazione: per la loro vigliaccheria non basterà un patibolo…
Resta dove sei Guido, perchè in una Terra nella quale tutti aspettano la manna dal cielo, tu indossi ogni mattina quella divisa e voli dove la furia degli elementi squarcia la terra o sommerge le città di acqua e fango, dove l’incuria e il malgoverno seppeliscono le città di spazzatura. Lì, proprio lì, gli sciacalli hanno volato basso. Quando tu, Guido, volevi l’esercito per tenere la camorra lontana dal business dei rifiuti, quelli che oggi urlano alle tue dimissioni te lo impedirono, condannando Napoli all’Inferno.
Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna. E’ questo il nostro destino e l’insanabile divario fra l’Italia dei volontari, l’Italia delle missioni di pace, l’Italia che si sporca le mani per aiutare gli altri e quella dei giornali, degli intellettuali, dei “soloni” che filosofeggiano e godono delle disgrazie altrui. Indagate pure, lustrate le lame delle vostre ghigliottine, punite i corrotti e i corruttori, attaccate il sistema dei comitati d’affari, ma lasciate in pace, fino a prova contraria, chi ha svolto il proprio compito in prima linea, sporcandosi la giacca e condividendo il rancio nelle trincee con i soldati semplici della meravigliosa Protezione Civile italiana.
Noi siamo con te, Guido, e pagheremo volentieri i massaggi che terranno la tua schiena dritta pur di sapere che domattina ti alzerai, salirai su un elicottero e porterai lo Stato dove la natura e l’incuria dell’uomo e delle Istituzioni hanno portato morte e distruzione.
Noi siamo con te e sposteremo anche questo mare di fango che ti ha sepolto: siamo gente abituata a lottare contro il fango, siamo “pezzi di merda” come te che amano le divise catarifrangenti e la coccarda tricolore perchè amano il nostro Popolo. Resta dove sei, Guido: fino a quando saremo con te, nessun fango potrà farti davvero paura…

 
Tutti i volontari del Mo.d.a.v.i. Onlus

 


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