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MO. Burchiellaro, sindaco di Mantova: “Uno dei 13 può venire da noi”

Il sindaco diessino di Mantova, dopo essersi consultato con le istituzioni e associazioni, propone: "Possiamo ospitare uno dei 13 miliziani"

di Ettore Colombo

E’ finita la crisi di Betlemme, ma sul futuro dei 13 palestinesi esiliati dagli israeliani si è stesa una coltre di mistero e di incertezze. I 13 sono, per ora, a Cipro, ma sarà il vertice dei ministri Ue che si terrà lunedì a Bruxelles a decidere la sorte dei miliziani. Potrebbero raggiungere vari Stati Ue, ma anche restare a Cipro per qualche tempo, come ha detto ieri il premier Berlusconi. “Non è detto che vengano da noi”, ha aggiunto.
In Italia però c’è già chi si muove. Da Mantova, per esempio, arriva la proposta di Gianfranco Burchiellaro, il sindaco diessino si è offerto per ospitare in città uno dei 13 palestinesi esiliati dagli israeliani.
”L’iniziativa – ha spiegato il primo cittadino diessino, che guida una giunta ulivista – nasce dal fatto che ci sentiamo in dovere di offrire una soluzione alla crisi mediorientale, che ha raggiunto uno dei punti più critici. Il nostro impegno – ha aggiunto – è di passare dalle parole alla diplomazia concreta per superare definitivamente una situazione che rischia di essere pericolosa per la pace”. Burchiellaro ha affermato che, prima di lanciare la proposta, si è consultato con il presidente della comunità ebraica di Mantova, Fabio Norsa, e con il segretario provinciale della Cgil, Vanni Dian, ricevendo da entrambi il via libera. ”Non è che adesso si apra una trattativa tra noi e il governo Berlusconi – ha tenuto a precisare il primo cittadino -. Questo non ci compete. Speriamo, però, che siano i parlamentari di Mantova ad assumere la nostra proposta, che serve anche a sostenere l’iniziativa diplomatica del Vaticano”.

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