Mondo
Mladic e Karadzic, bestie nere della Bosnia
La Bosnia non entrerà nelle strutture euroatlantiche fino a quando non arresterà i due super ricercati dalla giustizia internazionale e capi della criminalità bosniaca
Radovan Karadzic e Ratko Mladic, ex leader politico e comandante militare dei serbi di Bosnia, ricercati per genocidio e crimini di guerra, sono i capi della criminalita’ organizzata e la Bosnia non potra’ entrare nelle strutture euroatlantiche finche’ loro rimarranno in liberta’. Lo ha detto oggi a Banja Luka, citato dall’agenzia Fena, il vice dell’Alto rappresentante della comunita’ internazionale in Bosnia Paddy Ashdown, Donald Hays, che dopo tre anni e mezzo fra breve lascera’ questo incarico.
L’integrazione nella comunita’ euroatlantica, ha detto Hays, e’ la priorita’ della Bosnia ma questo non avverra’ finche’ ”i capi del crimine organizzato, Karadzic e Mladic, non finiranno dietro le sbarre”. Hays ha sottolineato che ”Mladic e Karadzic, negli anni novanta erano, e sono tutt’oggi, parte della stessa mafia di Belgrado” ed ha aggiunto che non verranno arrestati finche’ non si costituiranno in Bosnia forze di polizia professionali, non soggette all’influenza dei politici.
”Dietro la mafia, che si occupa di traffico di droga, di automobili rubate e che sta distruggendo l’industria forestale del Paese – ha detto Hays – ci sono sempre le stesse persone”. Il presidente serbo Slobodan Milosevic, ha detto ancora Hays, guidava un governo in cui regnava la corruzione e queste persone lavoravano per lui; Milosevic oggi e’ sotto processo all’Aja, ma, ha detto Hays, ”sono rimasti i suoi amici che lavorano per lui e che sono parte di una rete criminale”. ”Queste persone – ha aggiunto – hanno portato all’estero milioni di dollari e questo denaro non verra’ mai restituito al Paese”.
Hays si e’ appellato ai cittadini perche’ sostengano i politici che desiderano risolvere questo problema. Una fattiva collaborazione col Tribunale internazionale dell’Aja (Tpi) e’ la condizione posta dalla comunita’ internazionale per l’avvicinamento della Bosnia all’Ue e l’ingresso nel Partenariato per la pace della Nato. Le autorita’ della Republika Srpska (Rs, entita’ a maggioranza serba di Bosnia) sono soggette a forti pressioni internazionali perche’ finora non hanno arrestato nessuno dei ricercati dal Tpi. Ieri Ashdown ha annunciato nuove sanzioni contro la Rs se non ci saranno presto ”risultati concreti”.
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