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Missione peacebuilding, super master a trento

Internazionale. Previste videoconferenze con il Palazzo di Vetro

di Redazione


In gergo umanitario viene utilizzata l?espressione ?emergenze complesse? per indicare le crisi in un Paese dove vi è un crollo totale o comunque considerevole dell?autorità centrale come conseguenza di un conflitto interno o internazionale che richiede una risposta che vada oltre il mandato di capacità di una singola agenzia o programma nazionale delle Nazioni Unite. In questo scenario lavorano i peacemaker che si formano con master specifici, come Peacebulding e gestione del conflitto, organizzato dall?università di Trento.

La didattica della nuova edizione, la terza, si caratterizzerà per allargare il respiro internazionale. «Le cosiddette ?nuove guerre? moltiplicatesi dopo l?11 settembre con l?apparizione sulla scena mondiale del terrorismo globale, sono spesso aggravate da congiunture economiche sfavorevoli, povertà radicate, crescite demografiche incontrollate e calamità naturali. Per questi motivi anche le risposte e le strategie d?intervento non possono che divenire articolate, complesse. La sfida più importante per la comunità internazionale è quella di ricostruire stabili entità politiche come presupposto indispensabile alla creazione di pace durevoli», afferma Mario Diani, direttore del master.

Il master combina un?impostazione accademica e un approccio operativo-professionalizzante e offre ai partecipanti un percorso di studio al termine del quale poter vantare un profilo accademico altamente qualificato e un?esperienza pratica spendibili sul mercato della cooperazione internazionale nel quadro di missioni di peacebulding.

I candidati al master sono neolaureati e coloro che, avendo già un?esperienza, aspirano a un?ulteriore qualificazione. Lo sbocco professionale è un impiego presso organizzazioni internazionali governative e non governative, pubbliche amministrazioni, enti locali. Un ulteriore sbocco è quello nelle forze armate e nelle forze dell?ordine sempre più presenti in aree di crisi con compiti di peacebulding.

L?attività didattica ha un approccio interdisciplinare, le lezioni si tengono in lingua italiana e inglese. È prevista una serie di video-seminari in collegamento con il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite. Ogni venerdì Friday peacebulding talks con l?intervento di testimoni del mondo della cooperazione internazionale.

Ogni partecipante deve frequentare il corso (32 ore) di lingua inglese Comunicating on the ground: the language of field operators in peacebulding and humanitarian operations.

Lo stage, della durata minima di 8 settimane, si svolge nel periodo luglio-novembre e si articola in lavoro on the field e in attività di studio in Italia e all?estero. Quota d?iscrizione di 2.500 euro, previste borse di studio. Il bando per l?edizione 2008-2009 è in uscita nei mesi estivi.

LA SCHEDA

  • COSA

master di II livello in «Peacebuilding e gestione dei conflitti»

  • DOVE

università di Trento

  • A CHI SI RIVOLGE

neolaureati, esperti di missioni all?estero

  • QUANDO

bando in uscita a luglio 2008


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