Cultura

Missionari: preoccupati dal “virus” dell’intolleranza

I missionari della CIMI - l'organismo a cui appartengono tutti gli istituti missionari italiani - si dicono "sconcertati" dall'attuale clima sociale, politico e culturale che riguarda i migranti

di Redazione

“Ci preoccupa il ‘virus’ che gradualmente sta infettando non solo parte della nostra società, ma, purtroppo, anche porzioni delle nostre stesse comunità missionarie! Un ‘virus’ che spinge a considerare immigrati, Rom, i ‘senza documenti’, come gente che ruba, violenta, diventa ‘il nemico’ che minaccia la nostra sicurezza”. Lo afferma la Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Istituti Missionari (CIMI) in una lettera “sul corrente clima sociale, politico e culturale in relazione ai migranti” inviata alle “comunità missionarie in Italia” che riportamo integralmente qui sotto. “Ci sembra di riconoscere lo stesso ‘virus’ che ha coinvolto, attraverso il crescente ricorso alla violenza e alla logica della competizione e della manipolazione mediatico-politica, il nostro tessuto sociale, minandone le difese ‘civili’ – proseguono i missionari.

I missionari della CIMI – l’organismo a cui appartengono tutti gli istituti missionari italiani – si dicono “sconcertati” nel constatare “come episodi di intolleranza, giustizia sommaria, discriminazione ed esclusione abbiano potuto trovare terreno fertile anche in varie comunità cristiane”. E si interrogano “sul tipo di Vangelo e di ‘evangelizzazione’ che in tutti questi anni la Chiesa, cui apparteniamo e di cui siamo espressione, ha proclamato e testimoniato”. I missionari invitano infine “le comunità missionarie e quanti/e hanno a cuore la dignità della persona e i valori del Vangelo a contrastare in ogni modo la logica violenta dell’esclusione e della criminalizzazione dei migranti” e a mettersi “insieme per continuare a creare spazi di ospitalità e di dialogo che soli assicureranno il germoglio di un futuro più umano per tutti”.

Nelle scorse settimane diversi religiosi avevano preso posizione denunciando il crescente clima di intolleranza: tra loro, p. Zanotelli definiva ‘agghiacciante’ quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi in questo nostro paese; don Ciotti aveva pesantemente criticato il pacchetto sicirezza e l’associazione Pax Christi ha inviato una lettera aperta al presidente Napolitano sul “clima di intolleranza e sospetto creatosi a seguito di una sconsiderata campagna mediatica: una denuncia a cui il presidente Napolitano aveva replicato nel messaggio del 2 giugno nel quale esprimeva la sua “preoccupazione per il crescere di fenomeni di intolleranza e di violenza di qualsiasi specie, violenza contro la sicurezza dei cittadini, le loro vite e i loro beni, intolleranza e violenza contro lo straniero”

Ecco di seguito il testo integrale lettera della Commissione Giustizia e Pace della “Conferenza Istituti Missionari in Italia” (CIMI)

MAI SENZA L’ALTRO

Lettera della Commissione Giustizia e Pace
della Conferenza Istituti Missionari (CIMI)
alle comunità missionarie in Italia nel contesto del corrente clima sociale politico culturale in relazione ai migranti

Siamo missionari/e, cioè, migranti.
Abbiamo passato buona parte delle nostra vita altrove, da ?stranieri?. Come tali ci siamo sentiti accolti, amati, e abbiamo convissuto esperienze esaltanti di incontro, scambio ed arricchimento. Nei giorni di guerra e conflitti alcuni/e di noi sono stati protetti e salvati da coloro che ci ?ospitavano?.

Conosciamo per esperienza la ?debolezza? di trovarsi in un Paese ?straniero?. Quegli anni e quei volti e quelle speranze ci hanno resi più attenti e vulnerabili; ci hanno aperto gli occhi sulla realtà del nostro mondo; ci hanno trasformati!
Come missionari/e siamo profondamente feriti da quanto sta accadendo nella nostra terra, rispetto ai migranti.

Ci preoccupa il ?virus? che gradualmente sta infettando non solo parte della nostra società, ma, purtroppo, anche porzioni delle nostre stesse comunità missionarie! Un ?virus? che spinge a considerare immigrati, Rom, i ?senza documenti?, come gente che ruba, violenta, diventa ?il nemico’ che minaccia la nostra sicurezza.

Come missionari/e siamo profondamente indignati perché persuasi che ogni attentato perpetrato alla dignità della persona si afferma come radicale negazione di un comune progetto di umanità che insieme abbiamo la responsabilità di costruire.

La ?criminalizzazione? dei migranti e il conseguente tentativo di farne il ?capro espiatorio? per una crisi sociale che ha ben altre radici, ci amareggia e ci spinge a dissentire dallo ?spirito? che sembra prevalere nella società.

Ci sembra di riconoscere lo stesso ?virus? che ha coinvolto, attraverso il crescente ricorso alla violenza e alla logica della competizione e della manipolazione mediatico-politica, il nostro tessuto sociale, minandone le difese ?civili?.

Come cittadini, ci preoccupa il rinnegamento dei valori portanti di una Costituzione con la quale ci identifichiamo e che, seppur faticosamente, ha offerto negli anni spunti e prospettive di solidarietà e civile convivenza.

Come discepoli di Cristo, rimaniamo sconcertati nel constatare come episodi di intolleranza, giustizia sommaria, discriminazione ed esclusione abbiano potuto trovare terreno fertile anche in varie comunità cristiane. Questi fatti gettano una luce particolarmente inquietante sul tipo di Vangelo e di ?evangelizzazione? che in tutti questi anni la Chiesa, cui apparteniamo e di cui siamo espressione, ha proclamato e testimoniato. Siamo infatti persuasi che il ?virus? di cui sopra deve essere combattuto anche attraverso la nostra predicazione, l?accoglienza evangelica e la testimonianza quotidiana di ospitalità.

Vogliamo esprimere solidarietà e vicinanza ai nostri fratelli e sorelle migranti assicurando loro che non saranno mai soli in questo viaggio di speranza comune.
Invitiamo le nostre comunità missionarie e quanti/e hanno a cuore la dignità della persona e i valori del Vangelo a contrastare in ogni modo la logica violenta dell?esclusione e della criminalizzazione dei migranti. Mettiamoci insieme per continuare a creare spazi di ospitalità e di dialogo, che soli assicureranno il germoglio di un futuro più umano per tutti.

Il futuro della nostra società è legato ai nostri cuori aperti e ospitali.
Mai senza l?altro!

Commissione Giustizia e Pace
Conferenza Istituti Missionari in Italia (CIMI)

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