La vertenza

Misericordie e Anpas, un unico contratto per i lavoratori

Dopo lunghe trattative, le due associazioni firmano il rinnovo del contratto di lavoro, con adeguamenti economici, più garanzie e tutele 

di Alessio Nisi

Lavoro

Adeguamenti economici, contratto unico e più garanzie e tutele per i lavoratori del settore socio-sanitario e assistenziale. Dopo mesi di trattative e dopo un pre-accordo firmato il 19 gennaio a Firenze e dopo un nuovo incontro tra la delegazione delle Misericordie d’Italia, Anpas e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, è stato finalmente sottoscritto il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Un unico contratto che rappresenta un passo significativo verso migliori condizioni e maggiori opportunità per i lavoratori del settore socio-sanitario e assistenziale.

A settembre era stato firmato un accordo tra la Federazione regionale della Misericordie della Toscana e la Regione, frutto di un’intesa sulle risorse da destinare alle organizzazioni di volontariato. Una firma di fatto che riapriva il percorso sul rinnovo contratto collettivo nazionale di lavoro.

Tutela del patrimonio umano e di competenze

Niccolò Mancini, presidente di Anpas, ha espresso «profonda soddisfazione per questo traguardo raggiunto dopo un confronto lungo e non privo di ostacoli, ma la volontà di assicurare tutele e soddisfazione ai lavoratori delle nostre associazioni è sempre stato obiettivo primario per tutte le parti in gioco, così come raggiungere l’equilibrio e la sostenibilità per la parte datoriale».

Niccolò Mancini, presidente Anpas

Per Mancini l’obiettivo che si è concretizzato con questa firma congiunta «sottolinea e testimonia l’impegno comune di Anpas e Confederazione  Misericordie d’Italia: da oggi possiamo riferirci ad un unico Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro con una parte normativa profondamente rivista che prevede un adeguamento economico ed un potenziamento delle garanzie per i lavoratori». Mancini sottolinea tuttavia che la firma «è solo un punto di partenza, da oggi lavoreremo congiuntamente e con maggior forza alla tutela del patrimonio umano e di competenze che sono i dipendenti ed i volontari delle nostre associazioni».

Maggiore efficienza organizzativa e operativa

«Di punto di svolta importante» parla poi il Domenico Giani, presidente della della Confederazione nazionale delle Misericordie. Per Giani il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro sottoscritto «va nella direzione di garantire le tutele per i lavoratori e le lavoratrici e di dare alle organizzazioni del Terzo settore maggiore efficienza organizzativa e operativa. Siamo soddisfatti per aver raggiunto quest’obiettivo con Anpas, e della grande partecipazione che c’è stata per arrivare a questo risultato, costruito ascoltando le esigenze di tutti e che permette di mantenere trasparenza e correttezza nella gestione del personale».

Domenico Giani, presidente della della Confederazione nazionale delle Misericordie

Giani ha inoltre ringraziato il direttore generale della Confederazione, Gianluca Staderini, e quello di Anpas, «che insieme, instancabilmente, hanno portato avanti un lavoro così importante. Il Terzo settore», ricorda, «è una risorsa importante per il Paese e occorrono strumenti adeguati che puntino anche a renderlo adeguato e pronto ai bisogni sempre più importanti che vengono dalla società, in una perfetta integrazione e sostegno al volontariato».

In apertura e nel testo foto di Confederazione nazionale delle Misericordie. La foto di Niccolò Mancini è fornita da Anpas

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