Sabato ricorrono i 60 anni dalla morte di Georges Bernanos: morì, infatti, a Parigi il 5 luglio 1948. Era nato a nel 1888. Esordì con il romanzo Sotto il sole di Satana e Nuova storia di Mouchette. La fama gli venne con il Diario di un parroco di campagna, da cui fu tratto un noto film di Robert Bresson. Dialoghi delle carmelitane, fu pubblicato postumo nel 1949. A ricordarmi l’anniversario il più bell’inserto culturale dei quotidiani italiani, quello di Avvenire, “Agorà” curato da Roberto Righetto, che domenica 12 giugno ha pubblicato un bellissimo testo da cui sono tratte le righe seguono che voglio condividere con voi.
Mentre l’umanità guarda volare le mosche, non vede restringersi il cerchio dell’orizzonte, discende nella miseria, è aspirata dalla miseria. Il potere della miseria non si giudica dal numero dei miserabili, cioè dal numero d’uomini che mancano assolutamente del necessario. E’ possibile che la società la finisca con la povertà, forse soltanto eliminando a ogni generazione i nati poveri, gli inadatti, gli inadattabili, con una regolamentazione delle nascite e una stretta selezione. Io non credo per niente che riducendo il numero dei poveri si riduca al tempo stesso quello dei miserabili. Io penso al contrario che il misericordioso sacerdozio della povertà fu praticamente stabilito in questo mondo per riscattarlo dalla miseria, dalla feroce e contagiosa disperazione dei miserabili. Se noi potessimo disporre di qualche mezzo per scoprire la speranza come il rabdomante scopre l’acqua sotterranea, è avvicinando dei poveri che noi vedremo torcersi tra le nostre dita la bacchetta di nocciolo.
La povertà non è un uomo che manca, per stato, del necessario, è un uomo che vive poveramente, secondo l’immemoriale tradizione della povertà, che vive giorno per giorno, del lavoro delle sue mani, che mangia nella mano di Dio, secondo la vecchia tradizione popolare. Egli vive non solo dell’opera delle sue mani, ma anche della fraternità degli altri poveri, delle mille piccole risorse della povertà, del previsto e dell’imprevisto. I poveri hanno il segreto della speranza…
Viviamo giorni in cui è importante capire bene la differenza sottolineata da Bernanos tra miserabili e poveri…
Nessuno ti regala niente, noi sì
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