Non profit

Mio figlio? Lo metto su Facebook

L’81 % dei bambini al di sotto dei due anni ha una qualche forma di profilo o impronta digitale

di Benedetta Verrini

Caricare le foto dell’ecografia, twittare il proprio diario della gravidanza, mettere online le foto dei bambini appena nati e – persino! – creare indirizzi email per i propri piccoli. Sono sempre più numerosi i genitori che danno un’impronta digitale ai loro figli nel momento stesso, o anche prima, della loro nascita.

Lo rivela l’agenzia di sicurezza in internet AVG – un colosso che protegge qualcosa come 110 milioni di consumatori in 170 paesi – che ha condotto uno studio nel Nord America (Usa e Canada), nell’Europa a cinque, in Giappone e Australia.

Il risultato? L’81 % dei bambini al di sotto dei due anni ha una qualche forma di profilo o impronta digitale, con immagini scambiate online. Più alta la presenza in Nord America (93%) e più bassa in Europa (73%). L’età media di comparsa su internet è di 6 mesi, anche se un 33% del totale compare online già a poche settimane dalla nascita.

Anzi, almeno un quarto dei bambini (il 23%) fa il suo debutto su internet attraverso la pubblicazione online dell’ecografia da parte dei genitori. Le mamme più abituate a questa pratica sono le americane e le canadesi (rispettivamente 34 e 37%), le più restie le francesi (13%) e le italiane (14%).

Ma c’è di più: almeno il 7% dei piccoli ha già un indirizzo email creato dai genitori e il 5% un profilo in un social network.

Interrogate sulle ragioni di questa visibilità online dei loro figli, più del 70% delle mamme ha risposto di voler condividere immagini ed esperienze con parenti e amici. La preoccupazione sul materiale reso disponibile online divide a metà il campione: mentre le americane si dicono “poco interessate”, le spagnole “molto interessate”, e le canadesi “preoccupate”.

“E’ scioccante pensare che mentre un trentenne può aver reso disponibile online materiale fotografico che risale al massimo a 10-15 anni fa”, considera il Ceo dell’AVG, JR Smith, “La maggior parte dei bambini di oggi avrà una presenza online almeno dall’età di due anni. E questa presenza continuerà a svilupparsi per tutto il corso della loro vita”.

La ricerca AVG dimostra altresì che la “data di nascita” dei bambini, sulla Rete, viene anticipata persino rispetto al momento del parto, dal momento che la prima comparsa su internet, per molti di loro, avviene con la pubblicazione dell’ecografia. “Esistono virtualmente prima ancora di venire al mondo”.

L’AVG pone dunque alle famiglie due riflessioni:

La prima. State creando la storia digitale di un essere umano che lo seguirà per il resto della sua vita. Con che tipo di immagine intendete iniziare con vostro figlio, e cosa ritenete che lui ne penserà in futuro?

La seconda. Questo trend rafforza la necessità di aumentare i livelli di privacy nei social network. Altrimenti, la condivisione di immagini e informazioni sul bambino non saranno condivise solo con parenti e amici ma con tutto il mondo.

 

Anche in Italia il “debutto online” è molto precoce:

il 68% delle mamme ha pubblicato online foto dei figli minori di 2 anni (la media internazionale è dell’81%)

il 26% delle mamme ha pubblicato online foto dei figli neonati (la media internazionale è del 33%)

il 14% delle mamme ha pubblicato online l’ecografia (la media internazionale è del 23%)

il 7% delle mamme ha creato al proprio bebè un indirizzo email (la media internazionale è del 7%)

il 5% delle mamme ha creato al proprio bebè un profilo in un social network (la media internazionale è del 5%)

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