Famiglia
Minori stranieri: già a quota 600mila
Secondo i dati elaborati dall'Istituto degli Innocenti di Firenze sarebbero quintuplicati negli ultimi 5 anni
di Redazione
Negli ultimi cinque anni la presenza di minori stranieri in Italia è quintuplicata: si è passati infatti dai 128mila del 2001, ai circa 600 mila nel 2006 (587.513). Questi i dati emersi nel corso del seminario “Reti Comuni”, tenuto all’Istituto degli Innocenti di Firenze durante il fine settimana.
Nel complesso la presenza degli stranieri in Italia ha raggiunto quota 2.670.514 a gennaio 2006, salendo a 2.938.922 dai dati provvisori del gennaio 2007. Cresce il numero dei minorenni, figli di genitori stranieri, nati in Italia, che attualmente rappresentano oltre il 10% dei nati totali. Il numero degli stranieri nati in Italia (seconda generazione) è circa il 13,5% della presenza straniera complessiva (su circa 570mila sono oltre 57mila).
Si intravede da questo una modifica dei progetti immigratori che da brevi diventano di lungo periodo o residenziali. Ma non si conoscono, se non con indagini parziali, le tipologie di famiglie nelle quali vivono i minorenni stranieri.
Nella scuola statale e non statale gli alunni con cittadinanza non italiana, (distribuiti nel 67,8% degli istituti), risultano essere 501.494, ad ottobre 2007, (+ 18,1% rispetto l?anno precedente), con un?incidenza del 5,6% sul totale degli alunni. Le scuole primarie hanno l?incidenza più elevata (6,8%).
In questo panorama l?istituzione scolastica assume un ruolo fondamentale come strumento di integrazione, anche attraverso la partecipazione attiva degli enti locali che supportano con un?azione di ?rete? le politiche di integrazione dei ragazzi immigrati. Tali politiche coinvolgono pienamente anche lo sviluppo di servizi educativi della prima infanzia: il 23% dei minori stranieri in Italia risulta infatti di età inferiore ai 3 anni.
Dai dati presentati da Vinicio Ongini, del Ministero della Pubblica Istruzione, emerge che, gli alunni con cittadinanza non italiana risultano essere: 94.776 nella scuola d?infanzia (5,7%), 190.813 nella scuola primaria ( 6,8%), 113.076 nella secondaria di I grado (6,5%), 102.829 nella secondaria di II grado (3,8%). Rispetto alla distribuzione sul territorio, l?Emilia Romagna è la regione che risulta avere il maggior numero di alunni stranieri (10,7%), mentre Mantova è in testa tra le provincie con il 14% e Milano ha l?incidenza più elevata tra i comuni capoluogo (14,2%). Rispetto alla provenienza degli alunni stranieri il paese più rappresentato è l?Albania (15,5%) e il maggior incremento degli alunni rispetto all?anno precedente si registra fra i rumeni (+15.560, +29,5%).
Le problematiche dell?integrazione che investono gli enti locali e la scuola sono poi ancora più importanti quando si tratta di minori stranieri non accompagnati: circa 6mila nel 2006, per i quali la rete tra scuola e enti locali assume una rilevanza ancora strategico. Una parte non trascurabile dei ragazzi stranieri (più del 13%) si colloca poi oltre l?obbligo scolastico (15 – 17 anni). E vi è da chiedersi quale offerta formativa esiste per questi ragazzi.
Vi sono infine da considerare gli interventi necessari per l?integrazione dei ragazzi di origine straniera, giunti in Italia con il percorso dell?adozione internazionale (circa 18mila dal 2000).
Per supportare forme più ampie di raccordo tra istituzione scolastica ed enti locali e per continuare ad elaborare strumenti che favoriscano l?integrazione dei minori stranieri nel nostro Paese, emerge la necessità di approfondire il quadro informativo, con indagini che amplino la conoscenza dei fenomeni connessi alla presenza di culture diverse e nuove per la società italiana.
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