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Minori scomparsi, presto un sistema di allerta immediato

La Commissione Infanzia ha approvato ieri uno schema di risoluzione

di Sara De Carli

L’Italia è fra i primi otto paesi al mondo per minori scomparsi. Tra il 2004 e il 2006 sono scomparsi 3.500 minori, dal 1 gennaio al 6 marzo 2007 ben 310. Partendo da questi dati, la presidente della Commissione bicamerale per l’infanzia, Anna Serafini, ha presentato ieri alla commissione la proposta di uno schema di risuluzione che impegni il Governo italiano a introdurre anche in Italia un sistema di allerta immediata, già introdotto negli Usa, in Quebec, Francia a Grecia. I primi 30/40 minuti dopo la scomparsa sono infatti cruciali per il ritrovamento del minore. Il vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini, già il 15 marzo 2007 aveva auspicato davanti alla Commissione che anche l’Italia introducesse il sistema d’allerta immediata che lui stesso aveva descritto. Il testo è stato approvato all’unanimità. Ecco i punti salienti.

Il sistema di allerta immediata consente di diffondere dati e informazioni sul minore mettendo in rete le forze di polizia, le apparecchiature CB dei camionisti, la segnaletica luminosa presente sulle strade e sulle autostrade e tutte le telecamere e le videocamere (dei supermercati, delle banche, dei giardini pubblici) esistenti in un’area che, a partire dal punto in cui è avvenuta la scomparsa, si allarga a raggiera di 15 chilometri ogni 30 minuti. Il sistema prevede altresì che entro pochi minuti dalla scomparsa venga data informazione diretta anche da parte delle emittenti radio-televisive, dei controllori del traffico (automezzi, aerei, treni e autobus) e dei siti Internet specifici.

Lo schema impegna il Governo:
ad introdurre in Italia un sistema di allerta immediata per i minori scomparsi che si ispiri alle indicate esperienze straniere;

ad assumere le misure necessarie per rendere operativa in Italia l?attivazione del numero europeo 116000 di chiamata urgente, recentemente istituito, dedicato ai minori scomparsi o vittime di sfruttamento sessuale;

a promuovere le opportune sinergie con gli altri Paesi europei sia al fine di dare attuazione a quel progetto di rete integrata auspicato dalla Commissione europea per fronteggiare il fenomeno dei minori scomparsi superando le barriere nazionali, sia al fine di introdurre la carta d?identità europea;

a promuovere una campagna di informazione e di comunicazione integrata e continuativa per dare la massima diffusione e pubblicità al sistema di allerta immediata e al predetto numero europeo 116000 di chiamata urgente;

a stanziare fondi adeguati per incrementare la rete di servizi necessaria per l?attivazione del sistema di allerta immediata e per sostenere campagne di informazione e di comunicazione nelle scuole, nei mezzi di trasporto nonché nei principali media pubblici e privati;

a monitorare l?applicazione e la concreta attuazione degli strumenti di contrasto alla tratta minorile e alla pedopornografia previsti dalla legislazione vigente.


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