Formazione

Minori: notizie dal convegno sulla chiusura degli istituti

Organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, il meeting di oggi ha richiamato l'attenzione sull'urgenza di accogliere i minori ancora in orfanotrofio. L'impegno di De Poli

di Benedetta Verrini

”Il Veneto avra’ trasformato, ben prima del 2006 termine previsto dalla legge, le oltre 170 strutture tutelari che hanno ospitato nel 2002 oltre 1300 minori (di cui 800 maschi e 500 femmine, con il 26% del totale stranieri) allontanati per diverse ragioni dalle loro famiglie”. Lo ha assicurato oggi a Rimini, l’Assessore alle politiche sociali della Regione Veneto, Antonio De Poli, che, in qualita’ di Coordinatore degli assessori alle politiche sociali delle Regioni italiane, e’ intervenuto al convegno nazionale organizzato dall’ Associazione Comunita’ Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi – dal titolo ‘Verso il 2006: la chiusura degli istituti per minori. Il ruolo delle famiglie, delle Comunita’ e delle Associazioni”. Il convegno ha inteso fare il punto su questo delicato tema ed interrogarsi sulle risposte sociali ed istituzionali. Chi sono i ragazzi e le ragazze che vengono ospitati in queste strutture? La maggior parte di loro e’ tra i 14 e i 17 anni (a testimonianza del fatto che e’ l’adolescenza il periodo piu’ dolente, considerato anche che tali ragazzi provengono per lo piu’ da famiglie fragili, con problemi di alcol o tossicodipendenza o disagio psichico alle spalle o monogenitoriali); ma, negli ultimi tempi e’ molto aumentata la presenza di ragazzi con piu’ di 18 anni, di adolescenti con gravi problemi di adattamento sociale e famigliare, di mamme con bambini piccoli. Aumentata in modo rilevante anche la presenza di ragazzi figli di stranieri. L’Assessore ha ricordato che, nel 2002, la Regione Veneto ha deciso di versare contributi per complessivi 8.692.841 di euro (comprensivi anche dei contributi destinati all’affido familiare), derivanti dal Fondo regionale per le politiche sociali.Gia’ entro il 2004, queste grandi strutture tutelari del Veneto, chiamate in termini tecnici, istituti educativo assistenziali saranno definitivamente mutate in case-famiglia o comunita’ alloggio e in questo modo, secondo quanto prevede la legge 149 del 2001, verra’ favorito il recupero sociale di questi ragazzi sfortunati in un ambito piu’ consono dal punto di vista umano”. Gia’ negli ultimi 5 anni, abbiamo realizzato una significativa riduzione sia del numero degli istituti, passati dal 16% al 5% che del numero di minori accolti, passato dal 33% al 16%”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA