Famiglia

Minori: l’Unicef “premia” chi ne tutela i diritti

Il premio, giunto alla quarta edizione, sara' assegnato in apertura di ''Piccole e grandi note annunciano il Natale'', concerto della World Youth Chamber Orchestra

di Redazione

Bambini abusati, schiavizzati, costretti ad imbracciare un’arma o, nella migliore delle ipotesi, abbandonati a se’ stessi. Dimenticati. Ma ad accendere la speranza per alcuni di loro, solo una piccola parte purtroppo, ci sono quegli enti o singoli individui che cercano di tutelare i loro diritti. E Roma da’ il suo contributo: il 14 dicembre, presso l’auditorium Parco della Musica, verra’ consegnato il” Premio Unicef dalla parte dei bambini” a chi si sia distinto nella battaglia quotidiana della difesa dei bambini. Il premio, giunto alla quarta edizione, sara’ assegnato in apertura di ”Piccole e grandi note annunciano il Natale”, concerto della World Youth Chamber Orchestra. I vincitori di quest’anno riceveranno una scultura di Arnaldo Pomodoro: una rosa del deserto in bronzo. I benemeriti sono Maguy Makusudi e Floro Alberto Tunubala’ Paja. La prima e’ la creatrice di un centro per bambine di strada a Kinshasa, e’ una vedova con quattro figli, laureata e dalla infinita sensibilita’. A Kinshasa ci sono tra i 10 e i 20 mila bambini abbandonati sulle strade a causa della miseria, della guerra e persino di accuse di stregoneria, frutto di sette diffusissime in Congo tra gli strati piu’ poveri. Nel centro creato da Maguy trovano conforto la bambine abbandonate da piccole e anche le ragazzine di strada vittime di abusi e talvolta gia’ madri a 12 anni. Il secondo vincitore e’ il primo governatore indigeno della Colombia, per elezione popolare. Ha convinto i suoi elettori con un programma che pone l’accento sul miglioramento della qualita’ della vita dei bambini, delle donne e delle famiglie. Ha sostenuto e co-finanziato campagne per la maternita’ sicura, la prevenzione e cura di malattie infantili e l’alfabetizzazione.


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