Famiglia

Minori: le richieste del Terzo settore al governo italiano

Presentato al comitato Onu il 1°rapporto supplementare. Le oltre 40 Ong italiane del Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti del Fanciullo hanno incontrato il Comitato Onu dei Minori a Ginevra

di Redazione

Scopo dell?incontro era presentare il Rapporto Supplementare con cui le Ong chiedono al governo italiano di intervenire in materia di diritti dei minori. Avendo ratificato la Convenzione sui Diritti del Fanciullo, il governo italiano ha infatti l?obbligo di presentare ogni cinque anni un rapporto alle Nazioni Unite sull?effettiva applicazione della Convenzione. E? la prima volta in assoluto che le associazioni italiane, che sono state coordinate da Save the Children Italia, presentano il rapporto supplementare: ?E? stato un incontro molto positivo. Siamo convinti che il Comitato abbia trovato in noi un interlocutore imprtante?, ha dichiarato Pippo Costella, Coordinatore Programmi di Save the Children Italia. ?Ci aspettiamo delle raccomandazioni al governo su varie questioni che, a nostro avviso, devono essere affrontate?. Ecco le questioni più scottanti poste oggi dai rappresentanti del terzo settore al Comitato Onu. Legge Bossi-Fini Ogni minore non accompagnato (cioè in Italia senza genitori) riceve un permesso di soggiorno per minore età che non gli consente di lavorare e in genere non può essere convertito in permesso per lavoro o per studio al compimento della maggiore età. La conseguenza è che il neo maggiorenne diventa un clandestino espellibile e, spesso, sceglie la clandestinità. La nuova legge sull?immigrazione stabilisce che il permesso di soggiorno può essere convertito in permesso per lavoro o studio al compimento della maggiore età soltanto se i minori sono entrati in Italia prima dei 15 anni. Questa soluzione non tutela i molti ragazzi entrati nel nostro Paese prima dei 15 anni e rischia di incentivare i minori e venire in Italia in età ancora più precoce. Riforma del sistema giudiziario minorile La cosiddetta legge Castelli sembra prefigurare una riforma del sistema giudiziario minorile particolarmente preoccupante. L?abolizione del giudice onorario dai tribunali minorili, l?introduzione di pene più severe per i rei tra i 16 e i 18 anni e l?immediato trasferimento del detenuto dal riformatorio al carcere al compimento dei 18 anni d?età, sono misure che sembrano in contrasto con la stessa convenzione sui Diritti del Fanciullo del 1989. LA riforma non sembra poi prendere in esame la situazione dei minori stranieri attualmente reclusi in istituti italiani (nel 2000 su 1.886 minori presenti negli istituti correttivi italiani, ben 1.107 erano stranieri). Lavoro minorile Un problema che rimane grave. Secondo gli ultimi dati raccolti dall?Istat nel 2000, i ragazzi tra i 7 e i 14 anni che lavorano sono 144.285. Quelli sfruttati economicamente (cioè sottopagati o costretti a lavorare o a praticate l?accattonaggio) sono 31.500. E? evidente la necessità di trovare soluzioni che garantiscano che tutti i bambini che vivono in Italia frequentino la scuola. Cooperazione internazionale Troppo spesso la cooperazione internazionale risponde più a ragioni di geopolitica che a effettivi criteri di necessità… Manca del tutto una politica globale di promozione e tutela dei diritti dei minori. Gravi anche i difetti organizzativi. Per esempio, nel 2000, di 60 milioni di euro stanziati per progetti gestiti direttamente da Ong, ne sono stati pagati soltanto 30. Minori negli Istituti La legge 149/01 prevede la chiusura nel 2006 di tutti gli istituti minorili di accoglienza. Non è ancora chiaro come saranno organizzatele comunità-famiglia che dovranno accogliere i ragazzi oggi negli istituti. (Al 31/12/1999 erano 28.148). Riforma del sistema scolastico La riforma Moratti sembra delineare un passo indietro verso metodi scolastici ormai desueti. A rischio tutte quelle discipline che dovrebbero sensibilizzare i ragazzi alle tematiche dei diritti umani, del rispetto dell?ambiente e della coesistenza delle culture. Cos?è il Rapporto supplementare alle Nazioni UniteE? il documento redatto da oltre 40 associazioni del terzo settore che propone al Comitato dei Minori dell?Onu uno spunto di riflessione sulle questioni critiche legate alla tutela dei minori e degli adolescenti in Italia. Il Comitato utilizza il contenuto dei Rapporti Supplementari per compilare la lista di questioni scritte rivolte agli esecutivi dei vari Paesi al momento della presentazione dei rapporti governativi. E? possibile scaricare il rapporto all?indirizzo internet: http://www.savethechildren.it/pubblicazioni/pubblicazioni.html Convenzione sui Diritti del Fanciullo Approvata il 20 novembre 1989 dalle Nazioni Unite, è il testo di riferimento più importante a livello mondiale per quanto riguarda la tutela dei diritti dei minori. L?Italia ha ratificato la Convenzione nel 1991. Per ulteriori informazioni contattare: Filippo Ungaro Tel: 06 48070024 www.savethechildren.it


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