Famiglia

Minori, le raccomandazioni dell’Onu

Ernesto Caffo illustra gli interventi che l’Italia dovrà realizzare per tutelare i bambini.

di Ernesto Caffo

Le raccomandazioni del Comitato Onu per i diritti del fanciullo rappresentano un momento importante per i diritti dell?infanzia. Sono un atto formale e impegnano il nostro governo a realizzare una politica più attenta ai bisogni dei bambini. La cosa che più mi ha sorpreso è stata la scarsa attenzione data dalle istituzioni e dai media. Preoccupa che si sia arrivati all?appuntamento con una mancanza di coordinamento da parte delle istituzioni: l?associazionismo ha fatto un suo percorso e lo Stato ne ha fatto un altro. Non c?è stato dibattito né in Parlamento, né nel Paese. I risultati? È stato sottolineato dal Comitato Onu che ci vuole più impegno da parte di governo e istituzioni per coinvolgere la gente sui temi dell?infanzia. Quali le principali carenze? La mancanza di coordinamento tra i diversi ministeri, e tra ministeri e Regioni; una politica dell?infanzia ancora a macchia di leopardo, con grandi differenze tra aree e disparità di risorse; una carenza legislativa su temi quali la devianza minorile e l?abuso all?infanzia. Ma oltre alla legislazione c?è anche bisogno di servizi adeguati:c?è una carenza sul versante educativo, soprattutto in merito all?abbandono scolastico, agli stranieri e ai Rom. È necessario garantire forme d?ascolto giudiziario protetto per i minori vittime di violenze. Si deve creare la figura che, da anni, Telefono Azzurro chiede: un ombudsman nazionale, che sia garante per l?infanzia e assicuri in modo autonomo la tutela e la cura dei bimbi. Il governo, a mio avviso, deve cogliere l?occasione per prendere un impegno e dare risposte alle raccomandazioni del Comitato Onu. Con l?aiuto delle associazioni.

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