Famiglia

Minori, in Italia 1,2 milioni sono in povertà assoluta

Un terzo è costituito da bambini fino ai 6 anni. La seconda per incidenza è la fascia tra i 7 e i 13 anni che conta 503mila bambini poveri assoluti (12,3%). Sono i dati Istat elaborati per la fondazione l'Albero della Vita e presentati al Cnel di Roma

di Redazione

Sono circa un milione e 200mila i bambini in povertà assoluta in Italia, uno su otto. Non solo, la condizione degli under 18, dal 2005 ha subito un continuo e costante peggioramento. È quanto si apprende da dati Istat elaborati per la fondazione l'Albero della Vita e presentati oggi al Cnel di Roma, durante il convegno “Povertà” dei bambini, solo una questione di reddito?” come riporta l'Agenzia Dire.

Nello specifico, i bambini in condizione di povertà assoluta sono 53mila al nord (11,7% del totale), 176mila al centro (9,3%) e 473mila (13,9%). Un terzo è costituito da bambini fino ai 6 anni. La seconda per incidenza è la fascia tra i 7 e i 13 anni che conta 503mila bambini poveri assoluti (12,3%).

Quali quindi gli interventi pubblici necessari alla luce dei numeri allarmanti? La giornata di oggi al Cnel, organizzata da Fondazione L'Albero della Vita, insieme alla Alleanza contro la povertà In Italia, all'Ordine Assistenti sociali – Consiglio nazionale, alle ACLI e con la partnership pedagogica della Fondazione Patrizio Paoletti per lo Sviluppo e la Comunicazione – ha l'obiettivo di avviare una riflessione sull'esigenza di scongiurare il rischio di indirizzare gli interventi esclusivamente su aiuti di tipo economico e dal carattere meramente assistenzialistico.

«È fondamentale riportare al centro dell'attenzione pubblica i bambini perché venga data loro centralità nella definizione delle politiche pubbliche», ha detto il presidente di Fondazione L'Albero della Vita, Ivano Abbruzzi, «Stabilire con grande attenzione i bisogni centrali del bambino e soprattutto nuovi approcci della relazione di aiuto in grado di portare realmente un cambiamento nella vita dei bambini e delle loro famiglie diventa imprescindibile in qualsiasi azione messa in atto nella lotta contro la povertà delle famiglie». «Non agire nel presente», ha aggiunto Abbruzzi, «pone un'ipoteca grave su quello che sarà il futuro di un'intera generazione. Oggi, adesso, ci stiamo giocando il futuro del Paese».

«Un bambino su 8 in povertà assoluta è un dato drammatico», ha sottolineato in un messaggio il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora, «la povertà dei bambini è una piaga che rischia di allargarsi, se non verranno trovate soluzioni in grado di contenerla» e «preoccupa la retorica» che parla di “assistenzialismo” e la definizione di “pauperismo” di cui viene tacciato chi pone la questione».

Per la Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Filomena Albano «la settimana dell'infanzia ci ricorda che in Italia vanno realizzati i diritti previsti dalla convenzione delle Nazioni Unite. Il diritto alla sopravvivenza, al benessere e alle pari opportunità solo per citarne alcuni. I numeri impressionanti sulla povertà dei minori in Italia ci dicono che questi diritti non sono garantiti. È necessario quindi rimarcare l'importanza di un approccio multidisciplinare alla povertà. Per un bambino essere povero non significa solamente non avere cibo sufficiente, ma vuol dire essere privato delle possibilità educative, vuol dire essere più solo a cui viene impedito di sviluppare le proprie capacità».

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