Famiglia

Minori, i pediatri insegnano la manovra antisoffocamento

Iniziativa della Società italiana di Pediatria

di Redazione

I pediatri italiani insegneranno ai genitori, nel corso della visita medica dedicata al primo ?bilancio di salute? le manovre salvavita contro il soffocamento per inalazione di cibo o ingerimento di corpi estranei. E? una iniziativa promossa dalla Società italiana di Pediatria, dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, dalla Società Italina di Emergenza Urgenza Pediatrica e dalla Federazione Italiana Medici.

Secondo i dati ISTAT ogni anno, in Italia, ci sono oltre 50 morti nella fascia d?età 0-14 anni causate proprio da soffocamento per inalazione di cibo o ingerimento di un corpo estraneo e, addirittura, nella fascia d?età 0 a 4 anni, il 27% delle morti classificate come ?accidentali? avviene per questo motivo.

?La considerazione che ci ha spinto a prendere questa iniziativa ? afferma il Prof. Pasquale Di Pietro, Presidente della Società Italiana di Pediatria ? è che la maggior parte di queste morti sarebbe evitabile con un intervento tempestivo che non sempre è compatibile con l?attesa del 118. L?intervento salvavita, in attesa del 118 che va comunque sempre chiamato, può essere effettuato anche da un genitore, o dalla persona che in quel momento ha in affidamento il bambino, eseguendo le adeguate manovre antisoffocamento che possono essere portate a termine con successo anche da personale non sanitario, purché adeguatamente istruito?.

?La sanità italiana ? prosegue Di Pietro ? a volte fa investimenti miliardari, per altro assolutamente condivisibili, per prevenire patologie che causano non più di qualche morte all?anno, e poi a volte trascura strategie di prevenzione come questa lanciata da noi pediatri, a costi molto più contenuti, che possono salvare decine di vite ogni anno?.

Il progetto varato dalle società scientifiche pediatriche interesserà non solo il territorio, ma anche l?ospedale. A tutte le Aziende Sanitarie Locali e ai Pronto Soccorso verrà chiesta collaborazione affinché consentano ai pediatri in ospedale di insegnare le tecniche di rianimazione cardiopolmonare di base ai genitori dei pazienti a rischio (bambini che hanno avuto episodi di apnea, crisi convulsive, pazienti cronici con problemi respiratori e/o cardiaci). Ciò per mettere i genitori nelle condizioni di affrontare eventuali emergenze respiratorie che dovessero interessare i loro figli a casa o in altri luoghi?.

?Esperienze di questo tipo sono già state realizzate con successo e piena soddisfazione degli interessati in alcune realtà ospedaliere ? commenta ancora il Presidente della SIP – così come ci sono già pediatri di famiglia che insegnano le manovre antisoffocamento ai genitori. L?obiettivo è quello di estendere queste pratiche a tutto il territorio rendendole patrimonio comune di tutti e non lasciandole alla pur lodevole iniziativa del singolo?.

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