Minori e diritti tra Brasile Argentina e Paraguay

In Brasile, alla prima conferenza internazionale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, al centro dell'attenzione i problemi del triplice confine tra Brasile, Argentina e Paraguay. Lanciata la campagna "Pipas de Iguacu"

di Redazione

Palloni colorati e aquiloni si sono alzati in volo, contemporaneamente in Brasile, Paraguay e Argentina per celebrare la conclusione della prima Conferenza internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si è tenuta nei giorni scorsi in Brasile a Foz de Iguazù.

Obiettivo dell’incontro era quello di far conoscere alle autorità politiche e sociali le gravi situazioni di violazione dei diritti umani e di abbandono subite da bambini e giovani nella triplice frontiera tra Argentina, Brasile e Paraguay.

Il Governo brasiliano ha fortemente sostenuto la creazione di un comitato di lavoro guidato da Sos Villaggi dei Bambiniper la promozione e la difesa dei diritti dei bambini e adolescenti a rischio in questo territorio e, davanti a un pubblico di 450 partecipanti, tra autorità, bambini, giovani e rappresentanti della società brasiliana, argentina e paraguaiana, si sono costruite le basi per creare una piattaforma in grado di offrire servizi specifici e politiche pubbliche dedicate all’area di tripla frontiera. Area in cui il grande flusso di droghe illegali e il traffico illecito di merci e di armi, continua a causare gravi problemi sociali e a minacciare la vita e i diritti di bambini, giovani e famiglie.

«Sos Villaggi dei Bambini in Brasile, Argentina e Paraguay, insieme a Rede Proteger, ha lanciato la campagna di advocacy "Pipas de Iguacu", nata per sensibilizzare le autorità, la società civile, le imprese e i rappresentanti politici di questi tre paesi, sulla necessità di investire nella famiglia e nel programma di rafforzamento a Foz de Iguazú, come strumento principale di una strategia per promuovere i diritti di bambini, adolescenti, giovani e delle loro famiglie nella regione di tripla frontiera. L’obiettivo della campagna è, infatti, mappare le opportunità locali, individuare, articolare e mobilitare le diverse realtà per contribuire alla crescita di 300 bambini e alla tutela di 85 famiglie che vedono violati i loro diritti, ogni giorno», ha affermato Sandra Greco da Fonseca, direttore nazionale di Sos Villaggi dei Bambini Brasile.
Maria do Rosario Nunes, ministro brasiliano dei Diritti Umani, nel corso della conferenza ha affermato: «I confini sono luoghi di tensione, di dispute nazionali e guerre, ma il Sud America è anche un esempio di unità e di forza reciproca in grado di produrre relazioni pacifiche come in questo caso tra il Brasile, Argentina e Paraguay. Propongo ai rappresentanti del governo dei tre paesi di cerare, in modo partecipativo tra i governi e le prefetture locali, una commissione per promuovere i diritti dei bambini che vivono sul triplo confine e che Sos Villaggi dei Bambini articoli e coordini questo processo».

«Siamo di fronte a un progetto molto innovativo, se si considera la matrice regionale. Deve essere creata una rete che si adatti alla realtà frontaliera, ben diversa da quella nazionale. A questo scopo svilupperemo delle specifiche politiche pubbliche, avvieremo comitati familiari per la discussione e creeremo strumenti di pianificazione nelle comunità, dove verranno definiti i rappresentanti delle famiglie e dei bambini coinvolti nel progetto. Prevediamo, inoltre, un comitato di tutela dei minori per monitorare, dirigere e prendere decisioni» ha dichiarato Fabio Paes, responsabile Programmi e Sviluppo di Sos Villaggi dei Bambini Brasile. Da parte sua, Olegario Olmedo, Direttore Nazionale di Sos Villaggi dei Bambini Paraguay ha detto: «È importante aprire una discussione sui diritti e la vulnerabilità di bambini e giovani, che vada al di là di qualsiasi nazionalità, come nel caso del triplice confine. Fondamentale anche l’opportunità di coinvolgere tre attori: organizzazioni sociali, società civile e governo».
«Questo tema ci porta a cancellare i confini e mettere la nostra forza innovativa al servizio di risposte reali e tempestive. La sfida è enorme, ma insieme possiamo affrontarla», ha concluso Alejandra Perinetti, direttore nazionale di Sos Villaggi dei Bambini Argentina.
 


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