Leggi

Minori: approvato Piano infanzia 2003/2004

La Sestini: "E' oggetto di confronto"

di Redazione

Aiuti alle mamme che decidono di non riprendere il lavoro nei primi tre anni di vita del bambino; assegni familiari per l’assistenza post-partum; sostegni ai genitori che crescono i figli da soli; voucher per i bisogni del tempo libero di bambini ed adolescenti oltre che per i servizi scolastici e formativi; elaborazione di ”piani di zona” per l’organizzazione e la programmazione di servizi a supporto delle esigenze quotidiane dell’infanzia; nidi familiari e condominiali gestiti dai genitori stessi. Sono alcune delle proposte contenute nel Piano per l’infanzia e l’adolescenza 2003-2004 approvato nell’ultimo Consiglio dei ministri in cui sono tracciate le politiche dell’esecutivo in tema di minori. Centro del documento e’ la famiglia: ”e’ dalla famiglia e con la collaborazione della famiglia che lo stato puo’ partire per la realizzazione di una politica nuova per l’infanzia”. Privilegia il superamento della logica assistenzialistica e dei ”servizi precostituiti” a favore di una nuova partecipazione dei genitori; si sollecita, infatti, la costituzione di reti di mutuo aiuto fra famiglie. Il documento delinea un programma di interventi da realizzare di concerto con il Parlamento, le Regioni e i Comuni. Fra le strategie si sottolinea l’importanza dell’informazione e dei diritti di genitori e figli, il rilancio dei consultori familiari, la ridefinizione e riqualificazione dei servizi alla persona, la necessita’ di privilegiare i luoghi per l’ aggregazione giovanile, compresa la strada e la piazza. Il documento conferma che entro il 31 dicembre 2006 saranno chiusi gli istituti per minori. Il governo, a questo fine, potrebbe decidere di costituire un fondo speciale a partire dal 2004, per realizzare, d’accordo con le Regioni, i programmi alternativi fra i quali, l’affidamento, l’adozione, gli incentivi a case famiglia. Dovra’, inoltre, essere ”effettivo il divieto di collocare minori sotto i 6 anni negli istituti”. Per il finanziamento degli interventi previsti dal Piano, il governo precisa che ”le azioni risultano finanziabili nei limiti degli stanziamenti previsti”. A ”tali impegni – aggiunge – e’ da riconoscere carattere meramente programmatico, in quanto la sede nella quale saranno ponderate le diverse esigenze di settore e’ il Dpef, sulla base del quale verra’ definito la finanziaria”. Il piano per l’infanzia e l’adolescenza 2002-2004, ”non e’ un piano di interventi – funzione che non compete piu’ al governo con la modifica dell’articolo V della costituzione – ma un piano di indirizzo, sul quale ci sara’ un confronto con gli altri soggetti istituzionali e con il mondo associativo”. Lo ha affermato il sottosegretario al welfare Grazia Sestini riferendosi al documento approvato dall’ultimo Consiglio dei ministri. Sestini ha sottolineato che ”cosi’ come sono condivise le politiche, sono condivise le risorse da individuare e dirottare su questi interventi. Di risorse parleremo ai tavoli di confronto con le regioni e le parti gia’ avviati sui livelli essenziali delle prestazioni sociali”. Il rappresentante del governo ha tenuto a sottolineare i punti-chiave del piano: diritto del minore ad avere una famiglia; il sostegno alla genitorialita’ e alla nascita di comunita’, gruppi, associazioni di famiglie e reti integrate di servizi; il riequilibrio della spesa sociale a favore delle famiglie, specie quelle numerose, e dei bambini. ”Il piano – ha detto – nasce dal lavoro dell’Osservatorio nazionale e dai risultati della Conferenza sull’infanzia di Collodi. Il documento fa ampio riferimento alla questione educativa, al diritto allo studio e alla formazione ed auspica l’intervento, accanto alle agenzie educative tradizionali, del mondo delle imprese e dell’associazionismo. Prevede, in particolare: l’allargamento dei servizi alla persone attraverso la piena applicazione del principio di sussidiarieta’; la creazione di ”Punti o centri servizio famiglia” presso scuole, enti locali, asl; il potenziamento dell’adozione e dell’affido; l’attivazione di un piano straordinario per la chiusura degli istituti; la creazione, in ogni regione, di strutture e sistemi informativi sulla condizione dei minori”. Il piano e la documentazione relativa saranno consultabili nei prossimi giorni sul sito www.welfare.gov.it.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA