Famiglia

Minori: Anfaa sdegnata per i manifesti della Lega Nord

Diffusi in molte località lombarde, sparano a zero contro Tribunali per i minori e Servizi Sociali. "Affermazioni che non corrispondono al vero" ribattono le famiglie adottive e affidatarie

di Benedetta Verrini

In risposta alla Lega Nord Padania, che ha affisso in molte località lombarde manifesti altamente polemici contro il Tribunale dei Minori e i Servizi Sociali nella gestione degli affidi, l’Anfaa-Associazione nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie ha diffuso un comunicato in cui esprime “sdegno per affermazioni che non corrispondono al vero”. “Nei manifesti della Lega Nord Padania – spiega il comunicato – si afferma “Migliaia di bambini strappati alle loro famiglie dal Tribunale dei Minori e dai Servizi Sociali”. Più avanti inoltre si denuncia “?le adozioni ritenute regolari agli effetti della legge ma che sono delle vere e proprie sparizioni di minori.” Ciò avverrebbe, sempre secondo quanto scritto nei manifesti, “..senza il minimo diritto di difesa da parte dei genitori che intendono tutelare i diritti dei loro figli.” Alla gravissima accusa l’Anfaa, “che da quarant’anni si batte per l’affermazione del diritto di ogni bambino a crescere in famiglia, prima di tutto la sua e poi in una famiglia affidataria o adottiva secondo le situazioni” precisa che i “bambini che vengono dati in adozione sono bambini dichiarati adottabili in quanto è stata accertata la privazione di assistenza materiale e morale da parte dei genitori e dei parenti, i quali, prima della dichiarazione di adottabilità, sono sentiti anche più volte dal Tribunale e dai Servizi, e che inoltre possono impugnare la decisione del Tribunale per i Minorenni presso la competente Corte d’Appello e presso la Cassazione”. “Le famiglie dell’Anfaa, Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie, che accolgono bambini spesso segnati dai danni causati sia da lunghi ricoveri in istituto sia dalla permanenza in famiglie del tutto inadeguate a rispondere ai loro più elementari bisogni affettivi, respingono le gravi affermazioni contenute nel manifesto, che vanno a danno dei bambini in stato di abbandono e minano la credibilità delle istituzioni preposte alla loro tutela”.


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