Famiglia

Minori: allarme Pam, 300 milioni i bimbi affamati

James Morris, ha lanciato un appello ai capi di Stato perché si impegnino a realizzare un'iniziativa per mettere fine alla malnutrizione e all'analfabetismo di 300 milioni di bambini

di Redazione

Trecento milioni di bambini nel mondo soffrono la fame e sono analfabeti; è necessario ”un piano d’azione urgente per arginare la piaga della mortalità infantile per fame nel modo”. Il direttore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale (Pam), James Morris, ha lanciato oggi un appello ai capi di Stato perché si impegnino a realizzare ed a portare a compimento un’iniziativa per mettere fine alla malnutrizione e all’analfabetismo di 300 milioni di bambini in tutto il mondo. Nel corso della fase preliminare della Sessione speciale delle Nazioni Unite sull’Infanzia a New York, Morris ha chiesto con forza ai leader del mondo di ”evitare dichiarazioni, incontri e sedute-fiume” e ”formulare un piano semplice, conciso e realistico per i bambini poveri del mondo”. Nel corso della Sessione speciale, i partecipanti cercheranno di trovare una linea comune sulle azioni necessarie per migliorare le condizioni di vita, creare nuove opportunità di studio e fornire un’alimentazione di base ai bambini malnutriti. Morris, che guida la più grande organizzazione di aiuti umanitari del pianeta, sostiene che un programma mondiale di alimentazione nelle scuole affronterebbe efficacemente molti di questi problemi. ”Chiedo con urgenza ai partecipanti alla Sessione speciale di impegnarsi in un?idea semplice che, se pienamente applicata, migliorerebbe drasticamente la vita di questi poveri bambini”, ha detto Morris. ”L’idea è realizzare e applicare un programma mondiale di alimentazione nelle scuole”. Dei 300 milioni di bambini che in tutto il mondo soffrono la fame, 170 milioni sono spesso obbligati a studiare a stomaco vuoto, perché non ricevono cibo a scuola; 130 milioni non frequentano affatto le lezioni. Oltre il 60 per cento di essi sono bambine. Il direttore del Pam ricorda che ricerche e sperimentazioni ”dimostrano” che quando in una scuola si porta da mangiare, la fame viene immediatamente alleviata e la frequenza spesso raddoppia entro un anno. Entro due anni, la resa scolastica può migliorare fino al 40 per cento, più studenti frequentano le lezioni e un maggior numero di essi arriva al termine degli studi. Studi condotti su lunghi periodi dimostrano altresì che tassi maggiori di alfabetizzazione fra le ragazze e le donne significano meno figli, ma maggiormente sani. ”L’utilizzo del cibo per attrarre bambini poveri a scuola e per mantenerceli è una maniera semplice ed efficace per ottenere dei risultati tangibili”, ha aggiunto Morris. ”Un programma di alimentazione scolastica realmente su scala mondiale avrebbe effetti reali immediati nella vita dei bambini”. Il direttore del Pam ha fatto in particolare riferimento ai programmi di alimentazione scolastica messi in atto con successo in Europa, Giappone e Stati Uniti dopo la Guerra. Una strategia che ha portato alla nascita di generazioni di bambini sani ed educati i quali, divenuti adulti, hanno contribuito alla creazione di economie forti. Nel corso degli ultimi 40 anni, il Pam è diventato il maggiore fornitore di cibo nelle scuole povere del mondo. Lo scorso anno, l’agenzia ha lanciato una campagna mondiale per alimentare ed istruire altri milioni di bambini. La nuova iniziativa ha potuto prendere avvio in buona parte grazie al contributo iniziale di 140 milioni di dollari deciso dal governo degli Stati Uniti d’America. Altre recenti donazioni includono la Francia, l?Italia, la Svizzera e la Germania. Nel 2001, l’agenzia ha assistito 15 milioni di bambini in 57 Paesi.

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