Famiglia

Minori: al via Campagna europea Internet sicuro

Telefono Azzurro, il 31,4 di minori ha visitato siti pornografici

di Redazione

Internet sicuro in Europa per bambini e ragazzi. E’ questo l’obiettivo che si prefigge ‘Safeborders’, il progetto-pilota partito oggi in contemporanea in Italia (curato da Telefono Azzurro, Adiconsum e Uciim, un’associazione cattolica di insegnanti), Spagna, Germania, Inghilterra, Paesi Bassi e Lussemburgo e finanziato dalla Commissione Europea per favorire l’utilizzo consapevole della Rete da parte dei minori. Inserito in un piu’ vasto programma europeo per promuovere l’uso sicuro di internet,l’IAP (Safer Internet Action Plan), ‘Safeborders’ e’ una campagna di sensibilizzazione per educare gli adolescenti all’uso consapevole e critico della Rete, che resta comunque una risorsa comunicativa, culturale e informativa. Non e’ soltanto ai minori pero’ che si rivolge questa campagna, perche’ un ruolo fondamentale per la sua positiva riuscita spettera’ a genitori, insegnanti, mondo industriale e delle Istituzioni, mass media e associazioni. Nel corso della presentazione dell’iniziativa, Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, ha sottolineato come questo progetto-pilota sia oggi estremamente necessario, nel nostro Paese come nel resto d’Europa, per ”costruire e consolidare una cultura che veda il bambino come soggetto di diritti. E’ questa un’esigenza piu’ che mai forte- ha aggiunto – quando si toccano gli importanti fronti della comunicazione”. ”E’ nostro preciso compito – ha detto ancora Caffo – aiutare l’infanzia, sviluppando strumenti specifici da utilizzare a suo favore e ponendo quelle barriere che le garantiscano un percorso di sviluppo sereno e al riparo dai pericoli”. E qui entrano in gioco, secondo il presidente di Telefono Azzurro, ”gli adulti, per i quali occorre creare una cultura di internet perche’ poi siano in grado di guidare i loro figli e piu’ in generale i giovani che gli vengono affidati. Ma questo – prosegue – non deve avvenire senza preparazione, perche’ altrimenti si possono verificare ‘effetti tossici’ sugli utilizzatori. Operazioni di polizia come quelle che si sono svolte nei giorni scorsi in quasi tutte le regioni d’Italia sono estremamente importanti, ma significano che purtroppo si e’ arrivati tardi, non si e’ riusciti a proteggere i minori coinvolti”. ”In certi casi – insiste il presidente di Telefono Azzurro – sarebbe necessario ridurre le garanzie offerte dalla legge sulla privacy per poter identificare chi utilizza la Rete in maniera illecita. Invece in Italia spesso accade che molti, anche dopo la denuncia, continuino a restare in liberta’ e proseguano a navigare in internet”. Paolo Landi, segretario generale di Adiconsum, ha posto l’accento anche su altri rischi che possono correre i minori navigando, come nel caso di siti in apparenza ‘normali’ che pero’ all’apertura inviano immagini pornografiche o che propongono l’acquisto di alcolici e droghe. ”In questo settore – spiega Landi – tutto e’ ancora pericoloso. Qui occorre in primo luogo riuscire a responsabilizzare i ragazzi e guidarli attraverso questi rischi, poi sarebbe necessario un deciso intervento dell’Autorita’ di Garanzia per le Comunicazioni per sanzionare questi comportamenti. Ma questo organismo invece si muove con troppa lentezza. Il ritardo nel prendere una decisione spesso fa si’ che quando arrivi la sanzione su una certa attivita’ in Rete, il problema sia superato perche’ gli operatori in quel momento hanno adottato una diversa soluzione che rende obsoleta la sanzione stessa”. Oltre la meta’ degli adolescenti si collega saltuariamente a internet (58,6%), il 28,6% dice di non si connettersi mai, il 12,7% confessa di navigare ogni giorno. Il 31,4% ammette pero’ di essersi collegato a siti pornografici e il 35,7% a siti contenenti scene e immagini violente. Allo stesso tipo di siti racconta di essersi collegato anche un 13,4% di bambini. Questo il quadro del rapporto tra i giovani e Internet che scaturisce dall’indagine sulla ‘condizione dell’infanzia e dell’ adolescenza’ nel nostro Paese – realizzata da Telefono Azzurro ed Eurispes su di un campione di circa 7mila alunni tra tra i 7 e i 18 anni. Dai dati forniti si rileva che il 41,3% dei bambini possiede a casa un computer e la percentuale supera il 50% tra i ragazzi fino ai 18 anni. Un tempo, quello passato dai ragazzi davanti al computer, che trascorre spesso in solitudine: a preoccupare il Telefono azzurro, infatti, e’ proprio che i giovani si collegano ad Internet spesso in assenza dei genitori. La maggior parte dei bambini intervistati, infatti, passa il tempo libero con gli amici (46,8%), il 20,5% con i fratelli e solo il 16,5% dichiara di passarlo con i genitori. Tra gli adolescenti: il 31,6% trascorre il proprio tempo libero a casa, il 71,3% con gli amici, il 7,9% con il partner, il 5,5% con i fratelli e solo il 4% con i genitori.


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