Famiglia

Minori: a Telefono Azzurro, nel 2001, 2740 sos da adolescenti

Nel 2001 le richieste di aiuto sono state 2.740, il 47% del totale, pari ad una media giornaliera di oltre sette telefonate

di A. Capannini

Nel 2001 le richieste di aiuto sono state 2.740, il 47% del totale, pari ad una media giornaliera di oltre sette telefonate. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanita’ poi, entro il 2020, i disturbi neuropsichiatrici cresceranno in ordine superiore al 50% a livello mondiale, divenendo una delle cinque principali cause di malattia, morte e disabilita’. Un altro dato e’ che dal 1964 il tasso dei suicidi e’ raddoppiato divenendo la terza causa di morte. Sono questi i dati allarmanti della situazione in cui vivono adolescenti, giovani tra i 15 ed i 24 anni, ma anche quelli tra i 10 e i 14. A presentare questi dati e’ stato “Telefono Azzurro”, l’associazione no-profit che da 15 anni opera su tutto il territorio nazionale a sostegno dell’infanzia e dell’adolescenza. “Di adolescenti non si deve parlare solo all’indomani di tragici fatti di cronaca: e’ bene che si apra un tavolo di lavoro che porti ad interventi rapidi ed efficaci”, ha detto il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, in una conferenza stampa tenutasi stamane a Palazzo Madama in cui si e’ rivolto alle istituzioni, Governo e Parlamento, perche’ facciano qualcosa di fronte ad una situazione allarmante per l’infanzia e l’adolescenza. Le richieste di aiuto pervenute a “Telefono Azzurro” da parte degli adolescenti riguardano problemi di rapporto con i genitori (42,4%), violenze e abusi di tipo fisico (12,9%) e problematiche conseguenti alla separazione dei genitori (12,7%). I dati fanno riflettere molto quindi su come le sofferenze, dalle piu’ lievi alle piu’ gravi, di cui sono portatori bambini e adolescenti, derivino da rapporti sbagliati, o non rapporti addirittura, con il mondo degli adulti e come anche sia in discussione quel luogo ‘sacro’ che e’ la famiglia dove si consumano piu’ di quanto si creda violenze e abusi sui minori. “Questi sintomi impongono al Governo e al Parlamento – ha sostenuto Caffo – di adottare misure efficaci, ai genitori di essere disponibili all’ascolto e al dialogo, alla societa’ civile tutta, in primo luogo alla scuola, di essere sensibile e preparata”. Queste sono poi le richieste al Governo fatte dal presidente di “Telefono Azzurro”: monitoraggio e rilevazione dello stato dell’adolescenza per verificare l’attuazione delle leggi; l’introduzione di un garante per l’infanzia e l’adolescenza; il potenziamento delle strutture socio-sanitarie ed educative, ricreative, culturali e familiari per la riduzione delle diseguaglianze socio-economiche; la creazione di reparti di neuropsichiatria infantile presso le attuali strutture sanitarie.

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