Famiglia

Minori: 114 emergenza infanzia. Ecco come funziona

Lo hanno spiegato il ministro dell'interno Giuseppe Pisanu e il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo

di Redazione

Una minorenne straniera rifiutata dalla sua famiglia, un caso di violenza domestica, un’ adolescente che non e’ tornata a casa la sera: tre vicende per le quali e’ stato contattato il numero di emergenza-infanzia 114, e che sono emblematiche del tipo di situazioni che lo speciale numero telefonico puo’ aiutare a risolvere. Sono state rese note a margine dell’ incontro al Viminale tra il ministro dell’ interno Giuseppe Pisanu e il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo. E’ giovedi’ sera, sono le 22.30: una donna sente arrivare dall’ appartamento accanto urla, pianti e rumore di oggetti rotti. Non e’ la prima volta che succede, ormai da tre mesi tutte le sere marito e moglie litigano violentemente e le figlie di 3 e 5 anni assistono alla scena e spesso alle violenze del padre sulla madre. La vicina decide di chiamare il 114, e gli operatori allertano le forze dell’ ordine, che gia’ conoscono la situazione della famiglia e intervengono. Il giorno dopo, il 114 chiama i servizi sociali, con cui concorda un piano d’ intervento per tutelare le bimbe, coinvolgendo anche il consultorio familiare della Asl. Oggi la madre si e’ decisa a sporgere denuncia contro il marito e le bambine sono seguite da un neuropsichiatra infantile. Sono le 23 di un giorno festivo: all’ aeroporto di Malpensa, una ragazza di 16 anni, straniera, si aggira con un’ aria smarrita. La polizia aeroportuale si avvicina ma la ragazza non vuole parlare. Gli agenti chiamano il 114, l’ operatore parla con la minorenne e questa, finalmente, si decide a raccontare del rapporto difficile con i genitori, che vivono in Italia e che l’ hanno rimandata dalla nonna, nel paese d’ origine. 114 e polizia contattano il magistrato di turno e i genitori, ma questi ultimi non vogliono riprendere la figlia con se’. Il pm si esprime a favore del rimpatrio, e la giovane e’ d’ accordo, ma l’ agente richiama comunque il 114 per garantirle sostegno psicologico. Il giorno seguente la ragazza torna dalla nonna. Mezzanotte di un giorno feriale. Arriva al 114 la telefonata di un giovane di origine straniera: sua sorella di 12 anni, uscita la mattina per andare a scuola, non e’ piu’ tornata. La ragazzina ha qualche difficolta’ in famiglia perche’ ”troppo vivace” ma non e’ mai tornata a casa dopo le 19. Il 114 tranquillizza il giovane e contatta le forze dell’ ordine, fornendo le informazioni sulle caratteristiche fisiche dell’ adolescente. Il giorno seguente, i Carabinieri chiamano il 114 comunicando il ritrovamento della ragazza e il suo rientro in famiglia.


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