Salute

Minorenni sempre più giovani

Aumentano le minori di 14 anni

di Redazione

Il Ministero della Giustizia ha presentato al Parlamento la sua relazione annuale sulla attuazione della legge 194 sull’aborto. Il Ministero della Giustizia monitora non i dati complessivi (quello spetta al Ministero della Salute), ma quelli relativi a due particolari casi: gli aborti illegali e clandestini e quelli autorizzati dai giudici per ragazze minorenni.

Nel 2009 sono stati 181 i procedimenti penali aperti presso le procure per aborto clandestino, che hanno coinvolto 287 persone: «in linea generale non emerge che vi sia tendenza ad eseguire aborti clandestini in modo oragnizzato», commenta la relazione. Marcata l’incidenza degli stranieri: il 34% degli iscritti presso le procure, «piuttosto elevata tenendo conto che la popolazione straniera in Italia costituisce solo il 6,5% dell’intera popolazione».

Così la relazione spiega il fenomeno: «una parte degli stranieri coinvolti non è a conoscenza dei meccanismi socio-amministrativi-sanitari e penali della legge. Per ovviare a questa carenza informativa si propone di adeguare i consultori pubblici in relazione al loro attuale bacino d’utenza, ormai cambiato dal 1975». La restante parte degli stranieri coinvolti sarebbe legata in prevalenza all’ambiente della prostituzione.

Il fenomeno degli aborti di minorenni, invece «è sempre di preoccupanti dimensioni»: sono state 1.184 le richieste di autorizzazione all’aborto da parte di donne minorenni nel 2009, con andamento pressochè stazionario dal 1990. Il 45% delle domande viene dal Nord, il 26% dal Centro, il 21% dal Sud e l’8% dalle Isole. Le ragazze sono sempre più giovani: nel 1995 l’età media era di quasi 17 anni, nel 2005 (ultimo anno in cui è disponibile il dato anagrafico) l’età media era di soli 16 anni + 9,5 mesi. In crescita le ragazze che abortiscono con meno di 14 anni: sono passate dallo 0,5% del 1995 all’1,2% del 2005, mentre quelle sopra i 17 anni sono scese dal 61,8% al 50,2%.

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