In Parlamento
Ministro Giorgetti: quali provvedimenti intende assumere per salvaguardare il lavoro nel sociale?
Il testo dell'interrogazione che la deputata del Partito Democratico Silvia Roggiani ha presentato al ministro dell'Economia e delle Finanze
di Redazione

la deputata del Partito Democratico Silvia Roggiani ha presentato un’ interrogazione a risposta immediata in Assemblea al ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti (foto). Oggetto: il riconoscimento degli incrementi contrattuali ai lavoratori delle cooperative sociali (tema che abbiamo approfondito nel numero di VITA magazine di marzo (“Provate a fare senza”). Giorgetti risponderà domani in occasione del question time. Di seguito il testo.
“…Il 5 marzo 2024 è stato rinnovato il Ccnl delle cooperative sociali, con efficacia 2023-2025, che ha dato il giusto riconoscimento al lavoro con un incremento del 15%, legato al necessario recupero dell’inflazione;
– tale incremento si traduce in un significativo incremento di costo per le stazioni appaltanti da riconoscere negli importi a base di gara in occasione di nuovi affidamenti;
– per quanto riguarda gli appalti in corso, invece, la situazione è estremamente complessa e diversificata, essendo la revisione dei prezzi legata alla data dell’affidamento, così che per quelli effettuati prima del 27 gennaio 2022 la revisione dei prezzi sembrerebbe applicabile solo se inserita negli atti di gara, mentre per quelli post 27 gennaio 2022 è obbligatoria la previsione negli atti di gara della clausola di revisione dei prezzi;
-il decreto legislativo 31 dicembre 2024, n. 209, correttivo del codice dei contratti pubblici, ha modificato la clausola di revisione dei prezzi, prevedendo che la soglia che fa scattare la clausola passi dal 5% al 3%, con il riconoscimento del 90% dei costi sopraggiunti per motivi oggettivi;
-tale parziale soluzione è stata, però limitata agli appalti di lavori e non a quelli di servizi e forniture al quale continua ad applicarsi la soglia del 5% con il riconoscimento dell’80%, ora applicato solo sulla cifra eccedente;
– l’assenza, di fatto, di efficaci meccanismi di revisione prezzi per gli appalti di servizi, rischia di determinare l’impossibilità, in molti casi, per i soggetti appaltatori di proseguire nell’esecuzione dei servizi e danneggia fortemente i lavoratori del settore;
– è necessario garantire ai contratti di durata pluriennale ad esecuzione continuata o periodica un meccanismo efficace, obbligatorio e automatico di revisione dei prezzi in condizioni ordinarie, che includa anche il costo dei rinnovi contrattuali e, in via straordinaria, di adottare un impianto di revisione dei prezzi applicabile a tutti i contratti in essere;
– è necessario, altresì, riconoscere alle stazioni appaltanti e, in particolare, agli enti locali, le risorse finanziarie necessarie ad assicurare gli incrementi contrattuali, per quanto riguarda sia i nuovi affidamenti sia quelli in corso;
–quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per trovare soluzione alle questioni esposte in premessa, a tal fine garantendo risorse in favore degli enti locali anche mediante l’istituzione di un apposito fondo per il riconoscimento degli incrementi contrattuali negli appalti di servizi.
Foto: La Presse
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