Cultura

Ministra musulmana: Europa, sii più cristiana

L'esortazione della Baronessa Warsi

di Gabriella Meroni

La religione è “messa da parte, emarginata e squalificata nella sfera pubblica”: questo il parere della Baronessa inglese Warsi, membro della Camera dei Lord e ministro senza portafoglio del governo Cameron, espresso oggi in un articolo per il Daily Telegraph. La parlamentare, musulmana, ha aggiunto che l’Europa ha bisogno di diventare “più fiduciosa e più a suo agio nel suo essere cristiana“. Warsi ribadirà il concetto – assicura la Bbc – in un intervento che terrà in Vaticano questo pomeriggio.

<<Dirò che per creare una società più giusta la gente ha bisogno di sentirsi più forte nella propria identità religiosa e più fiduciosa nelle proprie convinzioni>>, ha scritto sul Telegraph. <<Per questo occorre che le persone non diluiscano la loro fede e le nazioni non neghino le loro radici religiose>>.

La Baronessa Warsi, di origine pakistana, che oltretutto è la prima donna musulmana con un ruolo di governo della storia della Gran Bretagna, ha scritto anche che <<non si possono e non si devono estirpare le radici cristiane dall’evoluzione delle nostre nazioni. Sarebbe come cancellare i campanili dai nostri paesaggi>>. E secondo lei gli esempi di una “secolarizzazione militante” sono sotto gli occhi di tutti: <<I simboli della religione non possono essere esposti o indossati negli edifici pubblici, gli stati non finanziano le scuole religiose, la religione è messa da parte, emarginata e squalificata nella sfera pubblica>>. Ha inoltre paragonato la moderna intolleranza alla religione con i regimi totalitari, che <<hanno negato alle persone il diritto ad una identità religiosa perché erano spaventati dal concetto di identità multiple>>.

L’articolo della parlamentare arriva poco dopo la sentenza dell’Alta Corte britannica che ha dichiarato fuorilegge la pratica di dire preghiere prima dei consigli comunali in vigore in alcuni Comuni del Devon. E secondo indiscrezioni rivelate dalla Bbc la Chiesa d’Inghilterra potrebbe presto perdere il Cappellano generale delle Carceri che, come confermato dal ministero della Giustizia, potrebbe non essere più anglicano.

E mentre associazioni ateiste come la British Humanist Association bollano le opinioni della baronessa Warsi come <<obsolete, inattendibili e controverse>>, la Bbc pubblica alcuni sondaggi relativi alla scarsa pratica religiosa degli inglesi. Secondo un’indagine Ipsos quasi il 75% degli intervistati è convinto che la religione non debba influenzare le politiche pubbliche, il 61% dei coloro che si dicono cristiani sono a favore della piena parità dei diritti tra omosessuali ed eterosessuali, mentre il 62% è favorevole all’aborto. Committente dell’indagine – conclude la Bbc – è stata l’associazione Richard Dawkins Foundation for Reason and Science, la cui mission è promuovere <<l’educazione scientifica, il razionalismo e l’umanesimo>>.


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