Formazione
Ministeri, ognuno il suo
Dopo il disastroso lancio di Italia.it, il portale del turismo dedicato al bel Paese, a qualcuno devessere sfuggito che altri importanti portaloni governativi stavano vedendo...
Dopo il disastroso lancio di Italia.it, il portale del turismo dedicato al bel Paese, a qualcuno dev?essere sfuggito che altri importanti portaloni governativi stavano vedendo la luce nello stesso periodo. è il caso di quello del ministero della Solidarietà sociale. Semplice, non c?è che dire. A dispetto del rutelliano-stanchista Italia.it – tutto lazzi, fronzoli e tric e trac – la sobrietà granata (il colore del sito) del sito ministeriale a cui fa capo il torinese Paolo Ferrero, tranquillizza. Peccato per le informazioni e i servizi offerti: pochini rispetto alle possibilità che il Web potrebbe garantire. Che dire, ad esempio, del Registro nazionale delle associazioni di promozione sociale? Un elenco in formato doc (neanche rtf, alla faccia della pluralità dei sistemi informatici nella pubblica amministrazione!) da scaricare: valore aggiunto, zero. Almeno la semplicità con cui il sito è stato concepito permette di pensare a uno sviluppo, dopo l?opportuna revisione grafica. Speriamo. Ma in generale resta il rammarico di non vedere ancora un progetto che si prenda in carico di uniformare i siti dei vari ministeri, agevolando così nella navigazione il cittadino/utente. No, per l?ennesima volta ogni ministero fa il proprio, indipendentemente. E il cittadino/utente s?arrangi.
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